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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Verso le elezioni, qual è l'idea di mobilità sostenibile dei sei candidati sindaco?

Battino, Rubegni, Rubini, Silvetti, Simonella e Sparapani ci hanno detto che cosa ne pensano riguardo alla riapertura stazione marittima, alla metropolitana di superficie, ai bus elettrici, alle piste ciclabili e molto altro ancora


ANCONA- Un tema che ha tenuto acceso il dibattito in questi mesi di campagna elettorale è quello relativo alla mobilità sostenibile. Riapertura stazione marittima, metropolitana di superficie, bus elettrici, piste ciclabili… Che cosa ne pensano i sei candidati sindaco? Qual è la loro idea a riguardo?

Marco Battino di Ripartiamo dai Giovani: «La nostra idea è di una mobilità che sappia essere al servizio del cittadino, chiaramente attenzionando l’ambiente. Dobbiamo rivalutare tutto il sistema di trasporto pubblico locale, è urgente e importantissimo a cominciare dalla rete filoviaria. È fondamentale anche la riapertura della stazione marittima da utilizzare come metro di superficie e collegamento tra stazione centrale - porto antico e commerciale. Inoltre, ritengo necessario un programma di educazione per la mobilità sostenibile. Noi possiamo mettere in campo tutti gli strumenti, ma se non educhiamo la popolazione ad utilizzarli non avremo i risultati sperati». 

Roberto Rubegni di Europa Verde: «La riapertura della stazione marittima e la realizzazione metropolitana di superficie per allentare il trasporto su gomma in città. E ancora, car sharing, auto elettriche, piste ciclabili. Sono tutte soluzioni che possono attenuare la morsa del traffico cittadino, ma devono essere studiate insieme ad una nuova viabilità coinvolgendo l’Università Politecnica delle Marche. Quindi una viabilità che preveda Ztl soprattutto in centro storico e non solo, più aree pedonali. Non bisogna più portare auto nel centro di Ancona ma persone. E poi infrastrutture verdi per attenuare l’inquinamento dovuto al traffico. Quindi, verde, mobilità sostenibile e nuova viabilità renderebbero Ancona più vivibile rispetto a questi anni».

Francesco Rubini di Altra Idea di Città, sostenuto dalle liste Altra Idea di Città e Ancona Città Aperta: «Questo è un tema decisivo su cui ci siamo battuti molto in questi anni anche in Consiglio comunale. Primo grande progetto che va assolutamente ripreso è quello della metropolitana di superficie e quindi l’immediata riapertura della stazione marittima. Serve poi una rivoluzione in tema di trasporto privato su gomma e parcheggi. Bisogna mettere al centro un sistema di parcheggi scambiatori fuori dalla città collegato con un sistema di trasporto pubblico locale. Ciò eviterebbe di portare altro traffico in centro. Siamo convinti che una diversa mobilità con più aree pedonali, più Ztl, con sistemi di mobilità dolce possa determinare l’arrivo di più persone in centro e anche maggiori incassi per i commercianti. Quindi prima di tutto è un problema culturale, bisogna avere il coraggio di prendere decisioni radicali».

Daniele Silvetti, candidato sindaco del centrodestra, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Ancona Protagonista, Rinasci Ancona e Civitas Civici: «La città di Ancona ha un problema di accessibilità e questo tipo di problematica può essere risolta soltanto con lo sviluppo e il potenziamento del trasporto pubblico. Corsie preferenziali e parcheggi scambiatori, veri autori dell’intermodalità, posso garantire una mobilità sostenibile; possono garantire fruibilità a favore di pendolari, studenti, consumatori, al centro di una città che va riqualificata dal punto di vista commerciale e del decoro urbano. In questo modo riusciamo a garantire l’ingresso in città, da una parte con la metropolitana di superficie e quindi riaprendo la stazione marittima, dall’altra con il trasporto pubblico: vie d’accesso più veloci garantendo sicurezza e limitando il più possibile l’accesso di mezzi privati che possono avere un impatto pesante sulla sostenibilità della città». 

Ida Simonella, candidata sindaco del centrosinistra, sostenuta da Pd, Ancona Futura, Ancona Diamoci del Noi, Progressisti, Repubblicani per Ancona e Ancona Popolare: «La nostra idea di mobilità sostenibile passa da alcuni concetti principali. Innanzitutto un’infrastruttura leggera, quella della rete filoviaria- oggi va da Tavernelle al Monumento del Passetto- che va chiusa ad anello passando da Piazza Cavour e dalla galleria Risorgimento. Questo consente una circolare destra e sinistra, parcheggi scambiatori, dal Verrocchio ad altri più esterni, alimentano il traffico dentro quella circolare senza che vada in centro. Poi la città dei 15 minuti. Fare in modo che le persone si spostino di più in bici o a piedi in un raggio di 3-5 km all’interno della città. Il 50% dei movimenti con il mezzo privato avvengono entro 4 km circa, ciò significa che possiamo lavorare per fare in modo che le persone utilizzino altri mezzi. Poi tanti autobus elettrici. Questo abbasserà, insieme all’utilizzo della rete filoviaria, le immissioni; porterà un beneficio enorme dal punto di vista della qualità dell’aria, del traffico e del modo di vivere».

Enrico Sparapani del Movimento 5 Stelle: «L’amministrazione comunale fino ad oggi ha solo portato auto, traffico e inquinamento in città. L’inquinamento è divenuto insopportabile ed è causato non solo dal traffico veicolare ma anche per quello del porto. Dobbiamo diminuirlo. Noi riteniamo che sia importante lasciare fuori le auto, soprattutto per i pendolari che tutti i giorni entrano in città, e optare per mezzi pubblici elettrici. Vanno create nuove piste ciclabili, anche Torrette può essere collegata alla città. Infine, far entrare in centro mezzi sempre meno inquinanti».

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