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Dal Rinaldini alla fama internazionale: l’epidemiologa Salmaso torna in città

Una rimpatriata per la scienziata in occasione della serata del Soroptimist Club di Ancona

ANCONA - Una rimpatriata per Stefania Salmaso, epidemiologa che il grande pubblico ha imparato a conoscere e apprezzare in tv dove è comparsa come ospite ed esperta su La7 a L’aria che tira o in Rai per trasmissioni seguitissime come La vita in diretta, Unomattina e Oggi è un altro giorno, tanto per citarne alcune. Pochi sanno che la dottoressa Salmaso, oggi scienziata di fama internazionale, ha mosso i suoi primi passi al liceo classico Rinaldini. Nei giorni scorsi è tornata nella Dorica ospite del Soroptimist Club di Ancona per una serata dal tema “L'antidoto. Come sconfiggere la pandemia facendo scelte consapevoli", dal titolo del libro scritto proprio dalla Salmaso ed edito da Mondadori nel 2021.

«Molte sue amicizie anconetane hanno voluto essere presenti per incontrarla e salutarla dopo tanto tempo – ha detto Antonella Daniele, presidente del Soroptimist Club di Ancona – Noi le siamo grate per aver accettato con entusiasmo il nostro invito e averci dato la possibilità di ascoltare il suo intervento dandoci la visione d’insieme del fenomeno pandemico che ha travolto le nostre vite». Secondo la dottoressa Salmaso «la pandemia che stiamo ancora vivendo ha ridimensionato la percezione di onnipotenza che avevamo nei confronti delle malattie infettive che venivano considerate quasi come eventi appartenenti al passato. Ci siamo trovati impreparati e costretti a porci interrogativi sulla nostra capacità di saper rispondere a questi eventi naturali. Le risposte sono saldamente sostenute tanto dalla storia quanto dalla scienza. Dobbiamo fare tesoro delle esperienze del passato e basarci sulle conoscenze acquisite nel corso dei secoli: dalle tragiche epidemie di morbillo presso i Sumeri nel 3000 circa a.C. alla peste di Atene del V secolo a.C. all'epidemia di Mers del 2012, l'umanità ha attraversato pandemie drammatiche, che medici e scienziati di tutto il mondo hanno studiato e cercato di debellare, È grazie ai loro sforzi e alle loro ricerche se ora sappiamo molto di più sul modo in cui le malattie infettive nascono e si trasmettono, se abbiamo imparato come agisce un virus e quali accorgimenti sono più efficaci per impedire i contagi, e se possiamo contare su vaccini sempre più efficienti». E il Covid? «Nel corso della fase acuta della pandemia – ha aggiunto – la comunicazione effettuata dai soggetti più disparati ha spesso generato confusione e diffidenza anche nei riguardi degli stessi vaccini che, evidentemente, sono in fase di continuo perfezionamento in funzione della mutabilità del virus, e che in ogni caso sono risultati fondamentali per contenere gli effetti più gravi della malattia. La tecnologia, poi, ci mette a disposizione strumenti all'avanguardia sia per conoscere meglio quella meravigliosa «macchina» che è il corpo umano sia per sorvegliare la diffusione della malattia e costruire modelli matematici che ci consentano di prevederne l'andamento. La scienza fornisce dunque una preziosa bussola per fare la differenza per sé e per gli altri. Perché se la vita sociale è il contesto dove si creano le condizioni di cui si nutre la pandemia, la consapevolezza di quanto sia determinante il contributo di ciascuno di noi», nelle piccole o grandi scelte di ogni giorno, è senz'altro l'antidoto migliore». 

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