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Stop alle sanzioni all'Iran ma l'export Marche ha perso il 60% in 10 anni

Export a - 60% per le aziende marchigiane nel mercato iraniano. Ora però, con lo stop alle sanzione le aziende tornano alla carica. Coldiretti: «Picco massimo nel 2007 con 38,6 milioni»

Dal 2006 a oggi l'export marchigiano diretto in Iran ha perso il 60%. Colpa delle sanzioni contro il programma nucleare iraniano che ha portato al'embargo economico. Si è passati dai 38,6 milioni di euro del 2007 ai circa 14,3 del periodo da gennaio a settembre. Dopo l'accordo di Vienna e, ora, l'arrivo del presidente Hassan Rohani a Roma, da Coldiretti Marche arriva l'auspicio di poter tornare ai livelli del passato.

«Aspettative ci sono non solo per le apparecchiature elettriche, che rappresentavano la prima voce dell’export davanti a macchinari, metalli e chimica, ma anche per tessile, mobile ed agroalimentare. L’eliminazione delle sanzioni - secondo Coldiretti - porterà, infatti, a un miglioramento della congiuntura economica iraniana che incide direttamente sui consumi di cibo dove è facile prevedere per i prossimi anni una crescita delle vendite di beni alimentari d’importazione. Una aspettativa giustificata dal crescente appeal che gli stili occidentali suscitano nei consumatori iraniani soprattutto tra la classe media ed i giovani e anche dalla prossima apertura di nuovi ipermercati di stampo occidentale sul territorio iraniano».

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