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Economia

“Cantine aperte”, Coldiretti: i marchigiani bevono più vino (ma non ne abusano)

La nostra regione al terzo posto per numero di appassionati del nettare di Bacco. Nel 90% dei casi si parla di uno-due bicchieri al giorno, con il vino inteso come elemento di benessere e qualità della vita

Crescono nelle Marche i consumatori di vino, in controtendenza rispetto al resto dell’Italia. L’analisi viene dalla Coldiretti in vista di Cantine Aperte, che nel week end interesserà anche la nostra regione con una serie di iniziative di degustazione.
Sulla base degli ultimi dati Istat relativi al 2012, le persone che hanno dichiarato di aver bevuto vino almeno una volta nel corso dell'ultimo anno sono il 58,3%, contro il 55,9% del 2011, mentre a livello nazionale sono scesi dal 53,3% al 51,9. Una percentuale che colloca le Marche al terzo posto per numero di consumatori, dopo la Liguria e il Veneto.

Va comunque sottolineato che in quasi il novanta per cento dei casi si oscilla da un massimo di 1-2 bicchieri al giorno, magari a pasto, a un consumo più saltuario. Il segno, secondo Coldiretti, che il vino è divenuto l'espressione di uno stile di vita "lento", attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.
Si tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio di una dannosa criminalizzazione, mentre è necessario investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni. Un’opera che le aziende vitivinicole marchigiane stanno portando avanti ormai da anni attraverso degustazioni e momenti di sensibilizzazione dei consumatori.

Secondo i dati, diminuiscono anche i casi di chi presenta almeno un comportamento di abuso di alcol in generale: da 14,5% a 14,3%. D’altro canto, tra i tipi di consumo a rischio, cresce il fenomeno del binge drinking, il bere non spesso ma molto, legato alla diffusione di cocktail superalcolici e “alcolpops”, bibite che contengono spesso vodka e rum mascherate da innocui analcolici, favorendo gli eccessi e il bere fino ad ubriacarsi.

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