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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

La Regione Marche investe 22 milioni di euro per favorire l’insediamento dei giovani agricoltori

Le domande di richiesta dei contributi del bando 2023 potranno essere inviate da lunedì 30 ottobre e fino alle ore 13.00 di mercoledì 31 gennaio 2024

ANCONA - Un “pacchetto giovani” da 22 milioni di euro che garantisce un premio di insediamento, a fondo perduto, fino a 50 mila euro e il cofinanziamento di tutti gli investimenti inseriti nel progetto di sviluppo aziendale presentato. È quanto assicura la Regione Marche ai giovani che intendano realizzarsi professionalmente nel settore agricolo, aprendo un’attività imprenditoriale. Le domande di richiesta dei contributi del bando 2023 potranno essere inviate da lunedì 30 ottobre e fino alle ore 13.00 di mercoledì 31 gennaio 2024. Le opportunità, garantite attraverso i fondi europei, sono state presentate dall’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Raffello.

“Le Marche - ha evidenziato l’assessore Antonini - risultano tra le poche Regioni ad adottare il pacchetto giovani. Sono anche tra quelle con la più alta età media degli addetti in agricoltura. Senza un adeguato ricambio generazionale, oltre a una progressiva contrazione del numero di imprese, si riduce anche la competitività delle imprese stesse a causa della minore propensione all’innovazione e agli investimenti, da parte di imprenditori non più giovani”. Antonini ha poi spiegato che “il bando regionale concentra le risorse sui giovani che si impegnano a rendere competitiva la nuova azienda con investimenti innovativi che migliorino l’efficienza aziendale mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico. Oltre a un premio di insediamento, il pacchetto giovani garantisce anche il cofinanziamento, tra il 50 e il 60 per cento, di tutti gli investimenti inseriti nel progetto di sviluppo aziendale presentato, oltre a un supporto formativo e di consulenza aziendale”.

“La misura – ha rilevato il dirigente regionale dell’Agricoltura Lorenzo Bisogni - risulta particolarmente gradita dai giovani agricoltori marchigiani. Uno studio specifico, commissionato a un valutatore indipendente (in base ai regolamenti europei vigenti), ha certificato che il 98 per cento di coloro che avevano ottenuto il contributo del pacchetto, continuava l’attività di impresa anche successivamente agli obblighi previsti dal bando, a fronte di un 63 per cento che proseguiva invece l’attività dopo aver ricevuto altri premi non connessi a investimenti aziendali. Inoltre è anche una misura collaudata, che ha sempre garantito un equilibrio tra domanda e finanziamenti, in grado di accogliere tutte le richieste pervenute”. Il responsabile Fondi strutturali Coldiretti Marche, Andrea Montresor, ha detto che “il pacchetto giovani è il modello di aiuto che offre le maggiori garanzie di attecchimento. Il bando 2023 cade nel frangente migliore degli ultimi anni perché, parallelamente, la Regione ha riformato la legge sull’agriturismo e introdotto quella sull’oleo enoturismo. Oramai il giovane è coperto non solo nelle opportunità economiche, ma anche da una legislazione che consente, poi, di sviluppare l’impresa”.

Il presidente Copagri Marche Andrea Passacantando ha detto che, dalle misure adottate dalla Regione Marche, “arriva una spinta all’insediamento di aziende agricole che sono sentinelle del territorio. Dobbiamo cominciare a incentivare realtà produttive che non coltivino solo la terra, ma il territorio stesso”. Renzo Marinelli, presidente I Commissione consiliare permanete dell’Assemblea legislativa, ha parlato di “una misura importante promossa dalla Regione. Se adeguatamente incentivati, i giovani investono in agricoltura, perché trovano redditività anche nelle piccole dimensioni aziendali. La diversificazione degli investimenti non a fondo perduto, con percentuale più elevata per le aree montane, si muove nella direzione impressa dalla Regione di valorizzazione dei borghi e delle aree interne”,

L’aiuto all’insediamento può essere concesso ai giovani imprenditori che si collocano per la prima volta in un’azienda agricola e, al momento di presentazione della domanda, hanno una età compresa fra i 18 anni e i 40 anni. Elemento di forte semplificazione è la possibilità, per il richiedente, di attivare, con un'unica domanda, uno o più forme di sostegno, a partire dal premio in conto capitale di 50 mila euro per le aree rurali montane e di 35 mila euro per le altre aree (a disposizione ci sono 6 milioni di euro). Inoltre altri 12 milioni sono destinati agli investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole (aiuti fino a un massimo di 250 mila euro); due milioni dedicati agli investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animali (sempre 250 mila euro il contributo massimo); ulteriori due milioni sono riservati per favorire la multifunzionalità della nuova azienda (come l’agriturismo e l’agricoltura sociale, con un contributo massimo di 150 mila euro).

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