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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Jesi

“2Km di Futuro”: pubblico e privato per la tutela e lo sviluppo del territorio

Mondo imprenditoriale, scientifico e istituzionale si sono confrontati alla Leaf Community Loccioni in un forum di due giorni sulla "smart-grid" come volano di sviluppo tecnologico, economico e culturale

Possono le sfide ambientali ad economiche che stiamo affrontando portarci alla creazione di un modello di lavoro e di vita ideale? Possono organizzazioni pubbliche e private lavorare insieme per migliorare la sicurezza, il comfort e il benessere personale e sociale?
Queste alcune delle domande che hanno animato “2Km di Futuro: Smart Community and social immagination”, il forum di due giorni che si è tenuto alla Leaf Community Loccioni, ad Angeli di Rosora, e che ha visto una pletora di ospiti del mondo dell’impresa, della ricerca e delle istituzioni confrontarsi su questi temi nelle giornate di giovedì e venerdì.

I “2 Km”, nello specifico, sono quelli del tratto del fiume Esino che scorre nell’area compresa tra l’uscita della SS76 Maiolati-Castelplanio e quella di Apiro-Mergo, “adottati” nel 2012 dal Gruppo e fatti oggetto, in collaborazione con la provincia di Ancona e i Comuni di Rosora e Maiolati-Spontini, di una serie di interventi di pulizia e manutenzione, i quali con ogni probabilità hanno contribuito ad evitare l’esondazione nel corso degli ultimi eccezionali eventi metereologici. Da questi 2 km anche l’ispirazione per il libro-intervista che ha raccolto il pensiero e la visione di Enrico Loccioni, ovvero “2Km di Futuro: l’arte di seminare bellezza”.

Con il forum il Gruppo Loccioni, Enel, Nissan, Samusung SDI e Banca Veneta, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca Mondiale, di UN Habitat, della Regione Marche, di Kyoto Club e Legambiente, hanno immaginato un futuro co-creato e condiviso tra pubblico e privato, sull’esempio dei progetti messi in campo dalla Leaf Community Loccioni, che in sei anni hanno portato questo laboratorio, punto di riferimento internazionale, ad un’autonomia energetica del 55%.

Il tema principale su cui si è sviluppato il confronto tra i rappresentanti del mondo economico, scientifico e istituzionale è stato la “smart-grid” (l'insieme di una rete di informazione e di una rete di distribuzione elettrica gestite in maniera "intelligente") interpretata come volano di sviluppo tecnologico, economico e culturale, come impegno sociale da parte di imprese e organizzazioni, per la possibilità che offre di mettere in equilibrio uomo, natura e tecnologia.
Come ha infatti ricordato nel corso di una delle tavole rotonde Federico Butera, esperto di organizzazione e architetto di organizzazioni complesse, “L’uomo cambia la biosfera, ma rompe l’equilibrio, che va ristabilito per mezzo di tutta l’informazione di cui disponiamo oggi, l’unica risorsa che possiamo usare in maniera infinita senza che diminuisca mai”.

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