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Marchigiani disposti a spendere di più per la casa green e confortevole: un libro e una ricerca all’Univpm

Il 69% dei marchigiani è preoccupato per i cambiamenti climatici, ma quanti di loro sono disposti a spendere per abbracciare una scelta ambientalmente sostenibile?

Il 69% dei marchigiani è preoccupato per i cambiamenti climatici, ma quanti di loro sono disposti a spendere per abbracciare una scelta ambientalmente sostenibile? Se guardiamo all’edilizia e alle ristrutturazioni immobiliari, una ricerca dell’Università Politecnica delle Marche fa emergere una forte propensione ad investire fino al 30% in più di spesa per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale e di comfort abitativo. Lo studio, condotto dal Dipartimento di Management e dal Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche e sostenuto dalla Fondazione Cariverona e dalla Diasen, azienda di produzione di biomalte e pitture ecologiche, che dal 2017 è azienda BCorp, certificata a livello internazionale per standard di trasparenza, responsabilità e sostenibilità, è stato presentato ieri all’Università Politecnica delle Marche nel corso di un convegno al quale hanno preso parte imprenditori, esperti e ricercatori riuniti attorno a un nuovo concetto dell’abitare. "Il comfort sostenibile - Le dinamiche ambientali in edilizia: finanza, tecnologia e cultura" è titolo sia del convegno che del libro che si prepara a diventare un vero e proprio manifesto d’avanguardia dell’€codomus, neologismo coniato per racchiudere in una sola parola la sfida qualitativa, tecnica ed economica incentrata sulla sostenibilità del costruire e dell’abitare, sul ruolo del comfort e della sua percezione, sui comportamenti delle persone di fronte a scelte importanti che impattano sulla vita e sul bilancio delle famiglie. “Con la pandemia le persone sono tornate a dare grande importanza al benessere abitativo. Le persone trascorrono circa il 90% del proprio tempo all’interno di edifici: il luogo di studio o lavoro, il tempo libero, la casa dove si vive - spiega Diego Mingarelli, presidente di Diasen -. Proprio la percezione di quest’ultima, dell’ambiente famigliare, è stata cambiata profondamente dalla pandemia: da luogo di fine giornata, spazio di riposo e transito, è divenuta un’entità ibrida che ha moltiplicato a dismisura le sue funzioni d’uso”.

Il libro presentato affronta per la prima volta la questione anche dal punto di vista economico. Quanto costa una casa green? Secondo lo studio economico effettuato, nel lungo periodo un immobile green può costare fino ad 1/3 in meno al mq di un immobile tradizionale: infatti una corretta progettazione dell’isolamento termico, così come l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, di soluzioni che sfruttano l’energia ottenuta da fonti rinnovabili, oltre a una progettazione dell’abitazione capace di sfruttare in modo ottimale la posizione dell’edificio e la sua esposizione alla luce naturale, consentono di risparmiare notevolmente sulle bollette “Questa ricerca - sottolinea Caterina Lucarelli, docente di economia degli intermediari finanziari alla UNIVPM - si conclude con l’auspicio che una crescita delle conoscenze sulle diverse soluzioni tecniche esistenti, per una edificazione sostenibile, dovrebbe consentire la convergenza dei valori intangibili di comfort e sostenibilità, in una dimensione composita ed innovativa di “comfort sostenibile”. Si dovrebbe favorire l’orientamento delle scelte individuali verso soluzioni di bioedilizia, da considerare anche attrattive dal punto di vista economico, superando le antinomie tra egoismo ed altruismo, nell’attesa che le persone quando scelgono per il benessere del “sé stessi” possono anche tutelare il benessere della collettività”. Il convegno, al quale hanno preso parte anche Stefano Violoni (presidente ANCE Marche), Viviana Caravaggi Vivian (presidente dell’Ordine degli Architetti di Ancona), Stefano Capannelli (presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona), i docenti dell’UNIVPM Gianluigi Mondaini, Costanzo Di Perna e Marco D’Orazio oltre a Pietro Carlo Pellegrini (docente dell’Università degli studi di Perugia e di Pisa), Gian Pietro Simonetti (responsabile marketing Diasen) e Marco Mari (presidente GBC Italia), ha fornito numerosi e interessanti spunti di riflessione su metodologie di costruzione, materiali, sfide, aspetti tecnici dell’abitare green anche rispetto ai mutamenti della società.

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