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Trainato dal prezzo del grano vola il fatturato del Consorzio Agrario di Ancona: superati gli 80 milioni

Il mantenimento di prezzi sostenuti a causa della riduzione delle scorte mondiali, ha permesso al Consorzio di ottenere buone performance con la cessione di oltre 716 mila quintali ed un ricavo di 25,44 milioni.

ANCONA - Trainato dall’impennata del prezzo del grano duro di cui è il principale centro di raccolta della regione, vola il fatturato del Consorzio Agrario di Ancona che tocca gli 80,3 milioni di euro con una crescita addirittura del 21% rispetto all’esercizio precedente quando si era attestato a 66,6 milioni. Nel presentare il bilancio, il presidente del consiglio di amministrazione Alessandro Alessandrini ha ringraziato i circa 8 mila clienti che hanno rinnovato la fiducia al Consorzio, ricevendo dallo stesso, oltre che sementi e assistenza tecnica, anche un importante supporto finanziario. Per i circa 400 soci l’orgoglio di rappresentare l’unico Consorzio delle Marche ad aver mantenuto la propria autonomia, con una presenza capillare nel territorio attraverso 30 sedi tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro.

La commercializzazione del grano duro - principale coltura delle Marche - è stata come detto tra le voci più significative del bilancio: il mantenimento di prezzi sostenuti a causa della riduzione delle scorte mondiali, ha permesso al Consorzio di ottenere buone performance con la cessione di oltre 716 mila quintali ed un ricavo di 25,44 milioni. Nell’esercizio 2021 si è rilevato una diminuzione nella vendita di girasole, di cui la regione è principale produttore nazionale, dovuto soprattutto alla grande siccità nelle fasi cruciali di crescita di maturazione: circa 77 mila quintali rispetto ai 114 dell’anno precedente immessi sul mercato per un fatturato che si attesta intorno 4,2 milioni di euro, grazie a prezzi anche qui comunque molto interessanti.

Ad incidere positivamente sul bilancio si aggiunge la vendita di macchine agricole, settore che vede il Consorzio Agrario di Ancona indiscusso leader regionale, con il marchio New Holland a fare da traino, oltre al settore specifico dei ricambi per attrezzature e macchine agricole che ha segnato +20% rispetto all’anno precedente. Ma in generale tutti gli altri settori del Consorzio sono stati interessati da un miglioramento nelle performance di vendita, compreso quello dei carburanti.

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