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Palazzine delle emergenze, Ciccioli replica a Mangialardi

Dopo gli attacchi del capogruppo regionale del Partito democratico sui ritardi nella realizzazione delle due strutture negli ospedali di Fabriano e Senigallia, arrivano le dichiarazioni pungenti del capogruppo regionale Fratelli d’Italia.

ANCONA- Botta e risposta sulle palazzine per le emergenze vicino agli ospedali di Fabriano e Senigallia tra Maurizio Mangialardi, capogruppo regionale del Partito democratico, e Carlo Ciccioli, capogruppo regionale Fratelli d’Italia. Dopo gli attacchi del dem arrivano prontamente le dichiarazioni di Ciccioli.

«Un disco rotto che suona sempre la stessa musica ripetendo bugie su bugie e cercando di difendere l’indifendibile. Le macerie, anche in ambito sanitario, che Mangialardi e soci ci hanno lasciato sono ancora ben visibili, purtroppo. Siamo partiti da sottozero e dopo due anni sono 20 i cantieri attivi in campo sanitario. E molti altri sono pronti a farlo. Le sue esternazioni sono sempre le stesse».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale spiega nel dettaglio lo stato di avanzamento dei due progetti. «Partiamo da Senigallia: è in corso la progettazione, come da cronoprogramma dell’opera; sono state realizzate le indagini geognostiche, geofisiche e geotecniche dell’area dove sorgerà la palazzina; i tempi sono pienamente in linea con le tempistiche programmate. Non è nostra intenzione che si ripeta un affaire come quello relativo al Monoblocco costruito, in parte, su terreni non di proprietà Asur. E per il quale l’ex sindaco Mangialardi tace. Comunque sia, se ne faccia una ragione e si tenga libero perché, come è prassi, sarà invitato all’inaugurazione e taglio del nastro del nuovo edificio a Senigallia».

Per quanto riguarda invece la palazzina di Fabriano «dobbiamo fare i conti con l’eredità della Giunta Ceriscioli che, seppur dopo due anni, continua ancora a creare danni. Infatti, l’appalto è stato portato a termine nell’aprile 2019. Ben 15 mesi prima che Ceriscioli fosse defenestrato, dallo stesso Pd prima ancora che dai marchigiani. Confido nella riflessione seria di Mangialardi: 15 mesi di totale immobilismo. Nello stesso lasso di tempo, non solo abbiamo ripreso in mano questo ennesimo dossier, ma abbiamo anche incrementato il budget dell’opera fino a 20 milioni di euro, adeguandolo ai costi sopraggiunti e rendendo il tutto ancora più funzionale e rispondente alle reali esigenze- afferma Ciccioli-. Attualmente per il progetto esecutivo è ancora in corso la procedura di verifica in quanto sono state rilevate, da parte dell’organo verificatore, carenze progettuali per sanare le quali l'attuale Amministrazione Regionale ha chiesto ai progettisti diverse integrazioni ad oggi in corso di predisposizione. La precedente Amministrazione Regionale ha individuato fondi per 10 milioni di Euro, mentre il Quadro Tecnico Economico prevede una spesa di circa 20 milioni di Euro: le risorse mancanti verranno reperite essendo già avvenute le necessarie interlocuzioni con l'ufficio speciale per la ricostruzione e, completata la procedura di verifica, si avvierà l’appalto dei lavori la cui durata, da cronoprogramma progettuale, è prevista in 2 anni».

Ciccioli manda l’ultima stoccata a Mangialardi. «Noi non parliamo, facciamo e agiamo. E soprattutto non ci lamentiamo se ci sono ritardi dovuti ai progettisti, selezionati dalla Giunta Ceriscioli, piuttosto che ai prezzi delle materie prime in aumento. Cerchiamo immediatamente una soluzione per innalzare il budget e accelerare sulle integrazioni al progetto esecutivo. Al termine del nostro mandato si vedrà se le opere sono state realizzate o meno. E se, quindi, Mangialardi proseguirà nel suo ennesimo record di non averne azzeccata neppure una. Una striscia aperta da oltre due anni a questa parte e, certamente, non sarà questa Amministrazione regionale a volerla interrompere».

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