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CGIL: uno striscione di 5 metri contro la violenza sulle donne

"La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti". Questo lo slogan dello striscione di 5 metri che campeggia sulla facciata della sede della CGIL regionale e della Camera del Lavoro di Ancona

“La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti”. Questo lo slogan dello striscione di 5 metri che campeggia sulla facciata della sede della CGIL regionale e della Camera del Lavoro di Ancona e che resterà appeso per tutto il mese di novembre. Analogamente faranno le Camere del Lavoro in tutte le altre province.

“Un modo visibile e concreto per ribadire l’impegno della CGIL contro la violenza sulle donne in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – dichiarano Daniela Barbaresi, Segretaria Regionale della CGIL e Vilma Bontempo, Segretaria Generale della CGIL di Ancona.

Così la CGIL vuole sottolineare che il dramma della violenza contro le donne deve essere posto all’attenzione di tutti. Nessuno deve abbassare lo sguardo o voltarsi dall’altra parte: è una questione di civiltà e dovere di tutti fermare questa vergogna. I numeri della violenza sulle donne sono noti: è un elenco infinito di violenze consumate per lo più in famiglia ma che si ripetono per strada e nei luoghi di lavoro e sempre per mano degli uomini.
Parlare della violenza contro le donne significa affrontare la questione  della dignità delle persone e, per questo motivo, deve sempre di più diventare azione consapevole per costruire la cultura del rispetto.

In Italia e in Europa, così come rilevato nel rapporto elaborato dalle Nazioni Unite, la violenza in famiglia è una realtà molto diffusa ma anche poco denunciata: il 76% delle violenze in Italia avviene tra le mura domestiche a opera di ex partner, mariti, compagni o persone conosciute. Spesso ex, appunto. Ma non solo. Secondo una recente indagine Onu, la violenza contro le donne è la causa del 70% dei femminicidi. In Italia, nel 2011, sono morte 127 donne, il 6,7% in più del 2010; di questi omicidi, 7 su 10 sono avvenuti dopo maltrattamenti o forme di violenza fisica o psicologica. Nel 2012 sono già 101 le donne uccise.

“Ma c’è violenza anche nel mondo del lavoro – scrive in una nota il sindacato – La crisi, aggravata da politiche recessive, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e così i giovani, gli over 50 e le donne risultano sempre più soli e fragili”.


 

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