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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Confindustria, gli imprenditori chiamano la politica: «Serve liquidità per le imprese»

Diverse le richieste di Confindustria Marche per salvaguardare le imprese. Tra le propriotà c'è quella di misure immediate che diano liquidità alle aziende in difficoltà

«E’ un momento difficile, siamo di fronte ad una crisi potenzialmente gravissima, ma non dobbiamo cedere al panico, né come cittadini né tantomeno come imprenditori». Sull’emergenza in corso interviene Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche. «Oggi come non mai dobbiamo essere uniti e lavorare insieme, con coscienza e grande senso di responsabilità. E quando dico uniti intendo dire tutti: politica, banche, imprese, commercio, artigiani e sindacati. Dobbiamo dare l’immagine di un paese in grado di gestire un problema e non di esserne sopraffatto: non è il momento delle polemiche e delle critiche». Obiettivo primario «è quello di tutelare la salute dei lavoratori e al contempo salvaguardare le attività produttive» ha precisato il presidente degli industriali regionali.

Le richieste

«Abbiamo già formulato una serie di richieste puntuali al Governo, che puntino prima di tutto a promuovere le situazioni di blocco operativo e produttivo delle imprese e in secondo luogo a mettere in atto un piano di intervento massivo e straordinario. Sul piano regionale ci interfacciamo quotidianamente, insieme alle altre categorie, con la Regione Marche – ha continuato Schiavoni - per poter adottare una serie misure integrative e complementari a quelle nazionali da adottarsi con urgenza, prima della fine della legislatura. Riteniamo fondamentale individuare al più presto quali e quante risorse possono essere destinate agli interventi che abbiano un impatto immediato sulle imprese, primo fra tutti ciò che possa garantire liquidità alle imprese in difficoltà. Sul tema molto critico della liquidità – aggiunge Schiavoni - ci aspettiamo inoltre un impatto positivo, anche sul nostro territorio, del recente Accordo sottoscritto a livello nazionale dalle Associazioni datoriali ed ABI per una serie di azioni a partire dall’allungamento delle scadenze dei finanziamenti. Tra le richieste avanzate alla Regione la possibilità di utilizzo delle risorse disponibili in giacenza INPS per ammortizzatori sociali in deroga, a partire dal settore più colpito del turismo; ristoro dei danni indiretti, accelerazione dei pagamenti e dei contributi alle imprese, interventi di alleggerimento della pressione fiscale e tributaria sulle imprese da Regione ed Enti Locali». Ma non solo. «Servono misure di sostegno agli investimenti delle imprese nonché l’accelerazione completamento del Piano banda Ultra Larga» ha precisato il presidente degli industriali.

«Quale sia l’impatto reale del Coronavirus sulle nostre aziende è presto per dirlo – ha affermato Schiavoni - ma già abbiamo segnali importanti che ci vengono da un primo questionario lanciato su tutto il territorio nazionale da Confindustria e che nella nostra regione ha restituito un quadro allarmante ma non tragico. Il sentimento dominante è che la diffusione nel mondo del Covid-19 abbia avuto un impatto sull’azienda causando minori vendite all'estero e difficoltà di reperimento di input produttivi: non pochi hanno riscontrato danni per mancata partecipazione o cancellazione di fiere o eventi promozionali, anche se pochi ad oggi hanno fatto ricorso alla cassa integrazione. Il nostro ruolo in questo momento è quello di sostenere le imprese e intensificare il rapporto con le Istituzioni per dare messaggi chiari e univoci – ha concluso - Il sistema Confindustria è in prima linea a tutti i livelli: in queste ore stiamo rassicurando i nostri associati sul fatto che la mobilità delle persone e delle merci è garantita anche nelle zone sottoposte a severe restrizioni, nel rispetto tassativo delle norme di salvaguardia».

 
 

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