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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Una regione di inventori, ecco la fiera per andarli a conoscere

Ben 74 brevetti da gennaio a giugno solo nella Provincia di Ancona. Cna e Politecnica delle Marche puntano su innovazione, ricerca e tutela della proprietà intellettuale

Fino a una decina di anni fa le Marche erano la regione con la più alta media tra popolazione e numero di brevetti registrati. Oggi Il vertice nazionale è stato abbandonato ma non la creatività dei marchigiani. Nella sola Provincia di Ancona, ad esempio, da gennaio a giugno sono stati registrati ben 74 brevetti. I settori merceologici sono i più disparati ma spesso è difficile far incontrare l’offerta con le imprese. Per questo Cna ha pensato a Expo Brevetti 2017, evento che si terrà venerdì 24 novembre alla facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Ben 60 invenzioni in mostra oltre a quelle sche nascono dalla ricerca universitaria. 

Il gioco dell’oca con il dado truccato

Si chiama Il Baro ed è il gioco da tavolo ideato dal giovane - 17 anni - Ruben Gagliardini in collaborazione con la madre Sabrina Riccitelli. Si tratta di una rivisitazione del gioco dell’oca con dadi da gioco di ruolo e un dado truccato (90% di possibilità di fare 6) da utilizzare a mo’ di jolly in determinate situazioni del percorso.

Un po’ appendino, un po’ asciugatrice 

Ennio Mezzopera ha pensato di andare incontro alle esigenze di spazio di chi vorrebbe un’asciugatrice e ha inventato Asciughella che abbina un impianto di ventilazione dall’alto verso il basso alla possibilità di appendere abiti con delle semplice grucce. Risultato: zero ingombro e capi già stirati. Ne suo stand anche due brevetti nel settore delle cappe aspiranti.

Il tailleur accappatoio

L’idea è venuta alla fanese Carla Tomassoni. Già in pensione dopo aver gestito azienda metalmeccanica, in vacanza alle terme ha sentito il bisogno di avere un accappatoio che coprisse anche le gambe. Un capo da indossare e portare dopo la sauna o il bagno turco. Si è così rivolta a un concittadino stilista. Il vestito intero, giacca, pantaloni e asciugamano con lacci da legare in vita, ha fatto furore alle successive sortite in spa.

I brevetti in mostra

L’idea di un Expo di questo tipo nasce a Fabriano dalla Marbre, azienda di Stefano Meloni che si occupa di consulenze in questo campo. Le prime due edizioni si sono tenute proprio a Fabriano «perché vedevamo tante idee e tanti imprenditori che però non si incontravano. Da una parte c’è la spocchia degli inventori interni che mal volentieri ricevono idee dall’esterno. Dall’altra c’è un po’ di diffidenza. Senza la collaborazione di Cna e Univpm non sarebbe mai decollata».

Formattare Fabriano

«Molte piccole imprese che inventano vengono proprio da Fabriano. Molti hanno messo in campo idee che erano nel cassetto perché si pensava fosse la grande azienda a doverle mettere in pratica. Il piccolo invece ora diventa protagonista di un nuovo modello di fare impresa. Un nuovo modello di sviluppo per un’area che va formattata». Così il direttore di cna Ancona, Massimiliano Santini.

Il ruolo dell’Università

Anche univpm brevetta «ma non siamo un’azienda - si affretta a dire Donato Iacobucci, docente di Ingegneria dell’informazione alla Politecnica - i nostri ricercatori producono innovazione ma poi abbiamo bisogno di trovare imprese che la sfruttino. La collaborazione tra di noi è molto importante. Se pensiamo che il tessile italiano ha tre volte il numero di dipendenti della Germania che però ha il triplo dei nostri brevetti, capiamo bene che c’è tanto ancora da lavorare. Deve cambiare l’approccio da parte delle aziende. Come Univpm riteniamo quello dei brevetti un tema centrale».

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