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Economia Falconara Marittima

Rivoluzione Api, si fonderà in Italiana Petroli: sindacati preoccupati per esuberi

Dopo l'acquisto di TotalErg (ora Italiana Petroli) ci si prepara a una fusione "inversa". Società più snella ma si temono ripercussioni tra i colletti bianchi. Ai soci sarà anche presentato anche il piano industriale 2018/2022

L'ultima novità in casa Api è la decisione di fondersi nella vecchia TotalErg, acquistata e ora denominata Italiana Petroli. A livello societario si tratta di una fusione "inversa" che permetterà al Gruppo, primo player a livello nazionale per reti carburanti con oltre 5mila punti vendita, di creare economie di scala sui costi amministrativi e gestionali. Il che ha messo in apprensione i colletti bianchi tanto che a livello nazionale le segreterie di Cgil, Cisl e Uil sono in fermento. Un primo sciopero era stato proclamato per lo scorso 3 dicembre, differito all'11 e poi in standby dopo la decisione del Gruppo di incontrare i rappresentati dei lavoratori. Poco o nulla dovrebbe cambiare a Falconara dove Api ha la sua raffineria principale (l'altra è a Trecate, Novara, detenuta per circa il 25%).

Diverso il discorso per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali. Terminati i contratti di solidarietà a ridosso dell'estate, la nuova compagine societaria potrebbe avere la possibilità di farvi nuovamente ricorso. L'operazione sarà presentata per l'approvazione all'assemblea dei soci che si terrà il 13 dicembre. Secondo Il Sole 24 Ore Radiocor il Piano 2018-2022 che accompagna il progetto di fusione prevede di "conseguire risultati consolidati reddituali e finanziari positivi, in linea o superiori con i risultati del 2017". Si stimano 43,7 milioni per il 2018, 83,5 nel 2020 e 103,7 nel 2022.

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