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Cinghiali intrappolati: tutti i perché della «necessaria» soppressione

Il punto sulla situazione cinghiali è stato fatto questa mattina in Comune. Presentati risultati e funzionamento della "Big broig trap system"

ANCONA- Sicurezza pubblica, ma anche gastronomia, sanità ed economia. Il Comune, la Regione e l'associazione Urca (Unione Regionale Cacciatori dell'Appennino) spiegano il funzionamento della trappola per la cattura dei cinghiali in branco, i risultati della sperimentazione e i vari "perché" dell'abbattimento ritenuto necessario.

Sicurezza

In primis, spiega il vicesindaco Giovanni Zinni in conferenza stampa, c'è la salvaguardia della sicurezza degli anconetani: «Il Comune è titolare della pubblica sicurezza e incolumità e questa non è un'operazione di caccia- spiega Zinni- ogni volta che un cinghiuale attraversa la strada in modo repentino può causare la morte anche di un bambino. L'insediamento nelle aree urbane è considerevole e dalla via del Conero gli ungulati sono arrivati anche a Vallemiano, passando per la Cittadella. I lupi li spingono su "rotte" che attraversano le aree urbane e da questo punto di vista è una situazione infestante». I cinghiali che attirano i lupi, aggiunge il vicesindaco, possono portare ad altri danni per gli animali domestici. 

Gastronomia

Non solo sicurezza. «Stiamo avviando un progetto sulla filiera della carne di cinghiale. Io sono, senza voler offendere nessuno, per l'abbattimento perché potremmo trasformare il problema in una risorsa- - spiega l'assessore regionale Andrea Maria Antonini- la filiera della carne è un'opportunità. Anche se in questo stadio non è una carne mangiabile, con altri metodi che conoscono i professionisti e i veterinari credo che sia uno stimolo alla cattura. Con questa filiera poi potremmo fare uscire dal "nero" una certa situazione, perché la carne di cinghiale gira molto e renderla tracciabile è importante anche come sicurezza alimentare. Infine, potremmo farne un brand commerciale come succede in Toscana, dove ogni agriturismo offre piatti con carne di cinghiale. Sarebbe da fare anche qui nelle Marche»

Indennizzi e malattie 

Responsabili di alcuni incidenti stradali, i cinghiali hanno spinto la Regione ad alzare i fondo per i risarcimenti: «Abbiamo alzato la percentuale di indennizzo per i danni causati da fauna selvatica- spiega ancora Antonini- perché i fenomeni sono in crescita. Abbiamo messo circa 400 mila euro un più e aumentato dal 60 all'80% i fondi per i risarcimenti». Sebbene le Marche non risultino interessate dalla peste suina, Antonini ha sottolineato che: «Ne sono trai principali vettori e questa malattia può falcidiare interi allevamenti».

La trappola 

Il funzionamento della trappola, chiamata "Big broig trap system" e impelmetata per la prima volta in aree urbane, è spiegato da Massimo Iuliano, presidente di URCA Marche. Gli aimali, in pratica, vengono attirati da pasturazioni di grano. Una volta nella rete, il personale interviene con la sedazione. Finora sono stati prrsi due cinghiali da circa 70 chili, ma la soluzione verrà estesa in nuove aree (top secret). «L'obiettivo è dare una morte dignotosa all'animale, in modo che non si accorga».

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