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Disturbi comportamentali e come prevenire gli abbandoni: colloqui con gli educatori cinofili

L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) accoglie e affianca la campagna di sensibilizzazione APNEC (Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili) sulla “Scelta consapevole” per prevenire i disturbi e problemi comportamentali importanti dei cani

L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) accoglie e affianca la campagna di sensibilizzazione APNEC (Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili) sulla “Scelta consapevole” per prevenire i disturbi e problemi comportamentali importanti dei cani e contrastare i conseguenti tragici abbandoni. “Scegli con il cuore ma prima parla con un nostro educatore - Scegli consapevolmente e non lo abbandonerai mai” è il titolo della campagna, che prenderà il via il prossimo venerdì 15 aprile, promossa da APNEC che consiste in consulenze gratuite di colloqui pre affido, per tutti coloro che vorranno far entrare un cane nella propria vita e per l’inserimento in famiglia del nuovo arrivato. 

La campagna, nata nell’ambito delle iniziative organizzate per il ventennale dell’associazione, fa parte di un progetto ampio di prevenzione, insito nel lavoro di Educatori Cinofili professionisti e di Esperti Cinofili in Area Comportamentale. Il periodo non è casuale, visto che, come è noto, purtroppo in estate aumenta notevolmente la percentuale di cessioni e abbandoni. La decisione di accogliere un animale nel quotidiano presuppone responsabilità e conoscenze in ambito cinofilo, competenze che gli Educatori Cinofili Professionisti Apnec di tutta Italia metteranno a disposizione per ben 3 mesi (fino al 15 luglio) di chiunque abbia intenzione di iniziare una convivenza con un cane. «Siamo molto contenti che un’organizzazione importante come OIPA abbia deciso di affiancare la nostra iniziativa e condividere i nostri obiettivi - ha sottolineato la neo Presidente APNEC, Nadia Sampaolesi -. I disturbi comportamentali sono molto spesso la causa di cessioni o, ancor peggio, di crudeli abbandoni. E con l’arrivo dell’estate questo fenomeno si sviluppa maggiormente. Il più delle volte questo avviene perché i neo proprietari non hanno acquisito le giuste informazioni al momento della scelta del cane, per non aver tenuto conto delle responsabilità nei confronti dello stesso, del tempo da dedicargli e delle caratteristiche che ogni cane porta con sè. Da qui è nata la spinta da parte di Apnec di mettere le sue molteplici professionalità a disposizione gratuita, in questo primo importante passo».

«Durante il periodo del lockdown, in piena pandemia, abbiamo potuto contare su una presenza importante: quella del nostro amico a quatto zampe, parte integrante della nostra famiglia - dichiara il presidente dell’OIPA Italia, Massimo Comparotto -. Molte persone hanno deciso di adottare o, peggio, di acquistare un cane, senza capire però cosa comporta la sua presenza in casa. Infatti, non si tratta soltanto di comprargli il cibo e garantirgli le necessarie cure veterinarie, anch’esse certamente impegnative, ma di considerare l’impegno che un cane richiede, soprattutto dal punto di vista educativo. Per questo abbiamo deciso di promuovere questa importante collaborazione con l’APNEC affinché ogni cane possa entrare a far parte della nostra vita, preferibilmente adottandolo anche da una delle tante sezioni dell’OIPA presenti in tutta Italia, in modo cosciente e responsabile». I professionisti dispenseranno consigli personalizzati tenendo conto delle esigenze del proprietario e del cane: in base a quanto tempo si ha da dedicargli, se si fa una vita attiva o sedentaria, dell’ambiente in cui si vive, se in un appartamento o se in campagna, se si ha un giardino, se nella famiglia ci sono bambini o solo adulti e molto altro. «Inoltre - ha proseguito Sampaolesi -, che sia meticcio o di razza, c’è un’attitudine ancora troppo frequente nel preferire un cane perchè influenzati dalle mode, dalla pubblicità, dall’estetica e non si tiene conto delle specificità di razza, della storia del cane (per i cani adulti o in canile), delle doti naturali, dell’allevamento da cui proviene o dal rapporto del cucciolo con la madre. E soprattutto se quel cane è compatibile con il proprio stile di vita».

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