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Cronaca

Ponte crollato in A14, prove di carico sui manufatti e test sui materiali del cavalcavia

I test sono stati effettuati dal team di ingegneri del professor Luigino Dezi e sono stati eseguiti nel laboratorio “Prove materiali e strutture” dell’Università di Ingegneria di Ancona

Eseguite le prove di carico sui materiali e sui principali manufatti sequestrati dalla Polizia Stradale dopo il crollo del ponte in A14 che il 9 marzo scorso aveva ucciso sul colpo Emidio Diomede e Antonella Viviani. Tutti elementi al vaglio del team del professor Luigino Dezi, del dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura della Politecnica delle Marche, incaricato dalla Procura di Ancona di stilate un’accurata analisi peritale al fine di rispondere a tutta una serie di domande che riconducono ad un unico grande interrogativo: come è potuto succedere?

Il primo test ha riguardato gli appoggi in neoprene che si trovavano tra il manufatto di sostegno e lo stesso cavalcavia e che avevano il compito di creare uno spessore durante la fase di soprelevamento. Quegli stessi cuscinetti di 30 x 30 centimetri sono stati posti sotto una pressa del laboratorio “Prove materiali e strutture” dell’Università di Ingegneria di Ancona, in modo da ricreare lo stesso peso, la stessa forza con la stessa inclinazione del ponte al chilometro 167. Il risultato è che quegli appoggi hanno ceduto per scorrimento, lasciando dunque intendere come forse anche l’uso di più materiali mobili possa aver influito. Sicuramente non l’unico perché, ne è sempre stata convinta la Procura, ad aver provocato il disastro non è stata una causa diretta ed immediata, ma una serie di errori che vanno dall’esecuzione fino ai progetti. Fatto sta che il dato di quella prova di carico finirà nelle conclusioni della perizia di cui si avvarrà il pm Irene Bilotta, titolare dell’inchiesta che, ad oggi, vede indagate 41 tra persone ed aziende.

Ponte crollato in A14 (2)

Il secondo test ha visto passare sotto lo scanner degli ingegneri anconetani i materiali del cavalcavia, in particolare quelli delle strutture portanti del ponte come l’acciaio, evidenziando un materiale in perfette condizioni e rispondente alle caratteristiche contemplate nei progetti e inerente alle caratteristiche richieste dalle normative. 

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