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Cronaca Porto

Geo Barents e Ocean Viking ad Ancona, preludio a nuovi sbarchi in città?: «Vogliamo tenere le strutture di accoglienza installate»

Il porto di Ancona resta pronto all'evenienza di nuovi sbarchi. Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale: «Scelta non nostra, ma un sistema che funziona non può che essere considerato». La Geo Barents è entrata in porto alle 7,45 con 73 migranti a bordo

ANCONA - «Stiamo valutando di lasciare qui tutto quello che non confligge con l'attività del porto per evitare di sprecare soldi nel montaggio e nello smontaggio, perché se un giorno ci chiameranno per un'altra emergenza, giustamente dobbiamo rispondere come abbiamo già fatto». Lo ha detto il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo, stamattina davanti alla Geo Barents attraccata alla banchina 22 con 73 migranti a bordo. Il numero uno del porto di Ancona ha aggiunto che la valutazione sarà effettuata nelle prossime ore, ma non è escluso che lo scalo dorico possa ospitare in futuro nuovi sbarchi da parte di navi Ong: «La mia opinione è che un sistema che funziona non può che essere considerato- ha aggiunto Garofalo- quindi se questo sistema ha funzionato potrebbe ospitare anche in futuro, però dipende da cosa succederà, da quante navi ci saranno in giro e dall'evoluzione di questo fenomeno che va ben oltre l'accoglienza a terra. Noi abbiamo comunque dato un servizio che ha funzionato bene».

Lo sbarco 

La Geo Barents, attesa in banchina alle 8, è entrata in porto con un quarto d'ora di anticipo. Alle 7,45 la grande nave noleggiata da Medici Senza Frontiere ha fatto il suo ingresso dopo 5 giorni di navigazione con mare avverso e con 73 migranti salvati sabato scorso da un gommone alla deriva al largo delle coste libiche. Praticamente a 1.500 chilometri da Ancona. Molto lontano, troppo secondo sia Sos Méditerranée, gestore della Ocean Viking, sia per MSF. Juan Matias Gil, capomissione di Medici Senza Frontiere non le ha mandate a dire al Governo, che ha anche rigettato la richiesta di trasbordare i naufraghi su un'unica nave e poter accorciare i tempi di traversata: «E' stata una valutazione contraria al diritto internazionale, secondo cui le persone vanno sbarcate nel porto sicuro più vicino e nel minor tempo possibile. Sicilia e Calabria oggetto di sbarchi continui? Potevano anche sbarcare là ed essere poi trasferiti in pullman con una questione di ore, anche il fatto di rifiutare il trasbordo e far arrivare qui una nave sola è stata la conferma che ci vogliono tenere in mare il più a lungo possibile. E' un dispetto politicizzare e strumentalizzare sulla pelle di queste persone, che hanno già sofferto abbastanza».

A bordo  

A bordo ci sono cittadini del Sudan, Nigeria, Ciad, Eritrea, Niger, Ghana ed Egitto. Almeno 18 i minori non accompagnati, numero che sarà verificato dopo le operazioni di identificazione, le quali dovrebbero durare un paio di ore. A bordo anche le prime visite mediche. Tra i migranti c'è chi ha subito torture: «Una cosa che continuerà a succedere» ha ggiunto Gil. Con i 37 naufraghi sbarcati l'altro ieri sera dalla Ocean Viking, sono complessivamente 110 i migranti che hanno toccato terra ad Ancona. 

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