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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Ancona, il mea culpa di Prezioso: «Chiedo scusa a tutti»

Il centrocampista biancorosso parla della vicenda legata alla sua condotta extracampo - immortalata sui social - nello scorso week-end, che lo vedeva fuori per squalifica ed ha coinciso con la sconfitta dei dorici a Pontedera

ANCONA – Arriva per Mario Prezioso il momento del “mea culpa”. Il tam tam sui social è stato implacabile, mostrando il centrocampista biancorosso divertirsi nel week-end che ha segnato la sconfitta dell’Ancona a Pontedera, sfida che non lo vedeva tra i convocati per squalifica. In un momento così delicato come quello attraversato dall’Ancona, è stato unanime il coro di chi ha – giustamente – definitivo fuori luogo tale comportamento, considerando che che si sono spesso sentite pronunciare da tutti (gruppo unito per un patto-salvezza, compattezza, insieme per vincere questa sfida) sarebbero stato normale far seguire i fatti. Ad esempio affiancare i compagni di squadra in questa delicata trasferta, cosa peraltro che capita spesso quando ci si aggrega alla rosa pur non figurando – per indisposizioni fisiche o squalifiche – nell’elenco degli abili ed arruolati, proprio per sostenere chi è chiamato a scendere in campo.

Dopo la pioggia di critiche, Prezioso affida ad un comunicato stampa il pentimento per quanto accaduto. «Vorrei esprimere le mie profonde scuse a mister Boscaglia ai miei compagni di squadra, alla società e ai tifosi. Sono consapevole di aver commesso una leggerezza in un momento così complicato – si legge nella nota - e nelle prossime partite farò tutto il possibile per riscattarmi sul campo dando tutto me stesso, con l’obiettivo di concludere nel miglior modo possibile questa difficile stagione».

«Prezioso sarà comunque a disposizione di mister Boscaglia per le prossime gare. Il momento è molto delicato - afferma l’Amministratore delegato del club biancorosso, Roberta Nocelli – e di certo abbiamo bisogno del contributo di tutti, anche del suo. La società prenderà provvedimenti nei confronti del calciatore che non riguarderanno il suo impegno sportivo. Mi aspetto una prestazione importante da parte di tutti all’altezza dell’obiettivo da raggiungere, anche nel comportamento fuori dal campo. Chi scenderà in campo dovrà dare il 110%, chi non sarà chiamato in causa dovrà dare il 150%, per il bene del gruppo. Solo così si è squadra».

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