Lav Marche: “Cuccioli sequestrati a San Benedetto, annullate quell’asta”
Continuare con questo tipo di prassi si vanifica l'impegno di chi da anni sta cercando di far riconoscere il nostro Paese in linea con i Paesi più evoluti per quanto riguarda il rispetto degli animali
"In merito alla notizia della messa all'asta di cuccioli sequestrati recentemente a S. Benedetto del Tronto dal Corpo Forestale dello Stato, la LAV delle Marche si unisce con forza alla richiesta fatta pervenire da numerose associazioni e cittadini di annullare tale asta. Si ricorda, infatti, che da tempo questa prassi è stata superata incaricando le Associazioni di volontariato ad occuparsi delle adozioni (vedi beagle di Green Hill)
Si rammenta che ci sono leggi regionali e nazionali di tutela degli animali che prevedono un iter da seguire per un affidamento serio e consapevole dei cani ( certificati medici, iscrizione anagrafe canina, controlli pre e post affidi). Cani che non possono essere considerati meri oggetti ma esseri senzienti da rispettare e difendere come sottolineato da sentenze e norme legislative.
Nel caso in questione, dato che trattasi di cani di razza , mettendoli all'asta come "oggetti" si può correre il rischio che possano essere comprati per essere sfruttati per la riproduzione a scopo commerciale. Continuare con questo tipo di prassi si vanifica l'impegno di chi da anni sta cercando di far riconoscere il nostro Paese in linea con i Paesi più evoluti per quanto riguarda il rispetto degli animali e della natura di cui siamo entrambi parte."
Dott.ssa Maria Aquila
Referente LAV per le Istituzioni delle Marche