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Lunedì, 29 Aprile 2024
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«Un universitario su due in Ancona è senza posto letto». La denuncia degli studenti

Tante le criticità poste all'attenzione nel corso della manifestazione dello scorso 17 novembre: oltre alla mancanza di posti negli studentati, la carenza di spazi di aggregazione, orari di apertura degli atenei e mense poco capienti

ANCONA - Nella giornata di venerdì 17 novembre in Piazza Roma ad Ancona, ha avuto luogo la manifestazione “Fuori dalle orbite - Non resteremo a guardare” organizzata dall’associazione Gulliver - UDU Ancona, in occasione della Giornata dello Studente e dello sciopero studentesco nazionale proclamato dall’Unione degli Universitari.

«Nella città di Ancona è da sempre evidente una forte carenza di spazi di aggregazione per giovani e studenti – afferma Marika Semeraro, presidente dell’Associazione Gulliver – e questo uno dei temi centrali della protesta. È necessario che gli spazi pubblici dismessi siano riqualificati e dati in gestione alle realtà culturali, per promuovere iniziative senza scopo di lucro e che possano, a loro volta, metterli a disposizione della cittadinanza attraverso i loro progetti condivisi e di inclusione sociale. Nel territorio cittadino risultano insufficienti, se non inesistenti, gli spazi dedicati a eventi di pubblico spettacolo e che permettano di esprimere attraverso la musica e l’arte ciò che i giovani vorrebbero trasmettere, dei luoghi in cui l’arte e il sé siano effettivi protagonisti, mezzi di confronto, dialogo e socializzazione. Mancano, inoltre, iniziative che promuovano la libera espressione, che stimolino la propria crescita artistica. Vivere i luoghi della quotidianità attraverso un’ottica artistica permette lo sviluppo di una coscienza collettiva di cura e rispetto degli spazi, fondamentale per crescere la consapevolezza da parte di tutta la cittadinanza e non solo dei giovani, a cui vengono spesso recriminati atteggiamenti poco adeguati e il mancato rispetto dei luoghi pubblici, quando nella realtà questo è un problema che coinvolge persone di ogni età.

La carenza di strutture per eventi

Il capoluogo dorico presenta difficoltà nell’accessibilità a strutture messe a disposizione per l’organizzazione di eventi culturali e di formazione, presentando spesso ostacoli burocratici ed economici che rallentano e talvolta impediscono l’organizzazione di iniziative. «L’accesso agli spazi per l’organizzazione di eventi culturali - continua Semerano - deve essere garantito in maniera agevole e gratuita, in modo da rendere più fruibili gli eventi abbattendo ogni ostacolo economico. Restando all’interno del tema della cultura, la città di Ancona non presenta biblioteche e sufficienti aule studio accessibili liberamente alla componente studentesca, al di fuori delle strutture scolastiche ed universitarie, che presentano limitazioni orarie. Questi infatti, risultano aperti in fasce orarie troppo ristrette per soddisfare le necessità dei giovani che, soprattutto nei giorni di chiusura di scuole e università, si ritrovano senza un posto in cui studiare, in autonomia o in gruppo, limitando ancora una volta uno dei mezzi principali di studio: la condivisione. È necessario che tutti gli spazi reclamati siano luoghi effettivamente accessibili a tutte le soggettività, e che queste possano trovare un ambiente accogliente e aperto allo sviluppo di un discorso intersezionale, un luogo sicuro e che abbatta l’esclusività che la società dimostra quotidianamente. Abbiamo bisogno di spazi inclusivi, trans femministi e intersezionali in cui ognuno di noi sia tutelato e possa vivere in modo sicuro. È necessario che una città universitaria come Ancona sia in grado di accogliere la società che la vive: giovani e studenti rappresentano una grande fetta della cittadinanza anconetana, per questo è necessario pensare, adattare e riqualificare gli spazi della città su misura dello studente»

Le criticità dei posti letto e delle mense

Il coordinatore del Gulliver, Gianluca Ferri sottolinea: «Gli studentati devono essere una priorità, in quanto strumento fondamentale per garantire un reale diritto allo studio: nella nostra città lo scorso anno a meno di 500 studenti su 1200 richiedenti è stato assegnato un posto letto, e questo è inaccettabile. Questi spazi devono essere, inoltre, resi vivibili e sicuri attraverso azioni di ristrutturazione e manutenzione. Le mense, come strutture fondamentali per il Diritto allo Studio, devono garantire una capienza e un’ampiezza di personale adeguate per permettere alla componente studentesca di usufruire del servizio in maniera agevole, senza il rischio di lunghe attese che provocano disagi e ritardi a lezione.

Gli spazi dedicati alla componente studentesca nella città – prosegue Ferri – risultano essere unicamente le strutture universitarie che, però, presentano problemi di agibilità. Perdite d'acqua all’interno, cedimenti di pannelli e di intonaci, ascensori guasti, servizi igienici poco funzionanti, scarsissimo benessere termoigrometrico sono alcuni tra i diversi problemi ordinari per chi vive le strutture universitarie. È doveroso ribadire che gli spazi dell’Ateneo devono essere strutturalmente sicuri e sottolineiamo che queste problematiche persistono da anni, e nonostante le continue segnalazioni non sono mai stati presi reali provvedimenti. Un’altra tematica che riteniamo importante è quella che riguarda gli orari e i giorni di apertura delle strutture universitarie: è necessario garantire alla componente studentesca la possibilità di studiare nelle strutture durante gli orari serali e nel weekend, durante il quale risulta particolarmente difficoltoso individuare spazi adeguati allo studio all’interno del contesto cittadino.

Per vivere la città e ciò che ha da offrire ma anche per poter accedere a servizi basilari, che risultano dislocati e ridotti al minimo, è necessario avere un Servizio di Trasporto Pubblico efficiente e adeguato. Risulta sempre più evidente la problematica dei trasporti che si riversa soprattutto sulla componente studentesca. Le condizioni degli autobus, lo scarsissimo numero di corse e le impensabili modalità di viaggio che i fruitori sono costretti ad affrontare accentuano la problematica degli spazi che, non solo sono scarsi, ma sono anche mal collegati o addirittura non raggiungibili con i mezzi pubblici. Non possiamo non porre attenzione sulla componente studentesca che vive negli studentati collocati fuori dal centro che, nelle ore serali e nel weekend si trovano totalmente isolati dal resto della città e, per di più, in zone prive di servizi o di attività. La tematica dei trasporti è basilare per una fruizione funzionale dei pochissimi spazi che abbiamo ora».

Alla manifestazione hanno aderito diverse realtà cittadine che hanno portato il loro contributo nel sottolineare come la mancanza di spazi sia una realtà comune a livello cittadino. Il percorso intrapreso dall’Associazione Gulliver nel portare attività e vita all’interno degli spazi universitari e cittadini continuerà nei prossimi mesi perché, riporta a gran voce l’associazione, “Abbiamo bisogno di spazio, tantissimo spazio e non resteremo a guardare di fronte alle difficoltà che incontriamo”.

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