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Domenica, 28 Aprile 2024
Teatro Senigallia

L'avvincente ed ironico "I due papi" sul palco della Fenice di Senigallia

In cartellone l'11 marzo, è la storia dell'amicizia inaspettata tra i due pontefici Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio, magistralmente interpretati da due mostri sacri come Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo

SENIGALLIA – Avvincente, incalzante e ironico. Una storia di amicizia inaspettata fra due uomini molto diversi ma accomunati dallo stesso destino affidata a due grandi interpreti del teatro. “I due papi” arriva al Teatro La Fenice lunedì 11 marzo con protagonisti Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo e con la partecipazione di Anna Teresa Rossini, nuovo fuori abbonamento nella stagione proposta da Comune e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche. Undici anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime di un Pontefice dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino?

L’adattamento per il cinema del testo nato per il teatro di Anthony McCarten, neozelandese premio Oscar per “Bohemian Rhapsody”, è stato un film Netflix di grande successo. Un «doppio ritratto sottile e accattivante – scrisse il critico Anthony Oliver Scott sul New York Times – che tocca questioni complicate di fede, ambizione e responsabilità morale». Ora Goldenart, con Viola Produzioni, Altra scena, I Due della Città del Sole e su licenza di Muse of Fire Production Ltd torna all’originale per il teatro per l’unica produzione al mondo autorizzata dall’autore firmata dal regista Giancarlo Nicoletti, con la traduzione di Edoardo Erba e le scene di Alessandro Chiti.

Interpretato da due grandi attori come Giorgio Colangeli (Benedetto XVI) e Mariano Rigillo (Papa Francesco), affiancati in scena da Anna Teresa Rossini con Ira Fronten e Alessandro Giova, “I Due Papi” è stato accolto al debutto come strepitoso. Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza.

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