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Cronaca Jesi

Caos scuole chiuse, genitori avvertiti soltanto alle 7 di sabato mattina. il Comune risponde alle critiche

Una tempistica che non è certo piaciuta ai genitori. Tante le proteste nei confronti del Comune, colpevole, a detta loro, di aver preso questa decisione con troppo ritardo

JESI - Raffiche di vento che hanno sfiorato i 100 km/h, alberi a terra, danni alle auto in sosta e viabilità interrotta in molte zone della città. Il maltempo che si è abbattuto nelle scorse ore sulla provincia non ha risparmiato la città di Jesi. Viste le enormi criticità ed il potenziale pericolo per gli studenti e le famiglie, il Comune ha deciso questa mattina di chiudere tutte le scuole di ordine e grado. Una decisione arrivata soltanto alle 7 di sabato, quando ormai parecchi studenti si trovavano già in viaggio per raggiungere i propri istituti scolastici. Una tempistica che non è certo piaciuta ai genitori. Tante le proteste nei confronti del Comune, colpevole, a detta loro, di aver preso questa decisione con troppo ritardo. 

I genitori infuriati

«Non si può diramare un messaggio di chiusura delle scuole alle 7.15 di mattina quando l’allerta era data dal giorno precedente. Significa mettere in seria difficoltà le famiglie e in pericolo molti ragazzini anche dei paesi limitrofi» e poi «Complimenti!! Far andare i ragazzi a Jesi e chiudere le scuole alle 7 di mattina. Mandarli in giro a piedi con questo vento con tutti gli oggetti che potrebbero cadere da case e piante». Infine: «Le mie due figlie erano già sul pullman per Jesi quando avete fatto la comunicazione. Ora sono in giro per città. Complimenti»

Il Comune spiega la propria scelta

«La decisione di chiudere le scuole è maturata alle 6.50 di questa mattina - spiega l'amministrazione comunale - dopo un confronto con i tecnici comunali, i vigili del fuoco e le forze impegnate nella sicurezza, in considerazione dei danni che si stavano registrando. L’ordinanza è stata firmata alle 7.10 e immediatamente resa pubblica con gli strumenti di comunicazione del Comune. Il provvedimento è stato assunto con la massima responsabilità tenendo conto di due aspetti: si era nei tempi utili per avvisare le famiglie di Jesi ed evitare che buona parte della città si mettesse in strada per accompagnare i figli a scuola, si è prevenuta una seconda situazione di pericolo nella tarda mattinata, vale a dire all’uscita degli alunni da scuola. Aver evitato che vi fossero persone - ancor più grave se minori - vittime di alberi o rami caduti, o anche di tegole spazzate via dal vento, era il risultato che contava. E che è stato raggiunto. Comprensibili, ancorché inevitabili, i disagi per alcune famiglie fuori città». 

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