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Cronaca

Antiterrorismo: «Ma quali vigili, non sono nemmeno armati»

Dura presa di posizione del sindacato sulla possibilità di utilizzare la polizia locale nelle attività di sicurezza in città

«La polizia locale di Ancona non è armata e non è stata mai addestrata per queste situazioni". Nel day after del vertice in Prefettura sulla sicurezza, non si fa attendere la replica del Sulpl, il sindacato degli agenti di polizia locale. "Il piano – scrivono in una nota - da quello che ci è stato possibile appurare prevede il piazzamento di alcune fioriere in posti considerati strategici e l’utilizzo di Operatori della Polizia Locale ove ciò non risulta possibile. Siamo consapevoli che il Ministro dell’Interno ha auspicato “un attento monitoraggio relativamente agli eventi e alle iniziative già programmate sul territorio in sinergia con le Polizie Locali”, ma sapete quanto noi, e forse più di noi, che queste ultime non sono né preparate né attrezzate per svolgere tale compito. In particolare occorre far notare che la Polizia Locale di Ancona svolge il proprio servizio non armata e mai formata o addestrata per situazioni di questo tipo. Non sono mai stati consegnati agli Operatori protocolli di intervento antiterrorismo e dal punto di vista organizzativo la struttura è al collasso tanto da non riuscire ad assorbire neanche le richieste di ordinaria amministrazione. Ci chiediamo allora perché utilizzare Personale della Polizia Locale?» 

«Come mai – prosegue la nota - fino a ieri questi Operatori erano considerati alla stregua di “impiegati in divisa” (tanto che il sindaco Mancinelli affermava che non si sarebbero dovuti occupare di Polizia Giudiziaria) e oggi sono in prima linea, a mani nude, contro il terrorismo islamico? Che fine hanno fatto gli Operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza da sempre addestrati ai servizi di Ordine pubblico? Ci viene il dubbio che non ci fossero abbastanza fioriere e per questo si sia scelto di usare “fioriere umane”, perché di questo purtroppo state parlando, di utilizzare del personale disarmato e non addestrato per fermare le eventuali “scorribande” di tir e furgoni kamikaze frapponendosi col proprio corpo o, nella meno cruenta delle ipotesi, a suon di fischietto… che garanzie di sicurezza pensate di dare ai cittadini? Siamo stati da sempre sostenitori di un utilizzo “operativo” della Polizia Locale, come le norme fra l’altro prevedono, ma occorrono delle misure cautelative, occorre salvaguardare l’integrità degli Operatori, equipaggiarli, addestrarli, non mandarli al macello senza alcuna tutela, chi si assume questa responsabilità? Chi si assume la responsabilità di anni di immobilismo? Auspichiamo che si possa avviare un percorso evolutivo del ruolo e delle funzioni della Polizia Locale di Ancona e ci rendiamo fin d’ora disponibili e collaborativi in tal senso ma nel contempo vi invitiamo a riformulare il piano approvato tenendo conto, in modo prioritario, della sicurezza degli Operatori».

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