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Cronaca

Diritto di voto per gli erasmus italiani all'estero, parte la petizione

Generazione senza voto. E' la raccolta firme lanciata dall'Esn volta a garantire il diritto di voto agli studenti in Erasmus domiciliati all'estero. Al via con la petizione anche ad Ancona

Raccogliere 50mila firme nei prossimi mesi per garantire il diritto di voto degli studenti italiani che si trovano all'estero per l’Erasmus. E’ questo l'obiettivo della campagna “Generazione senza voto" lanciata dall’Esn (Erasmus student network). E anche ad Ancona i ragazzi dell’Esan si sono mobilitati per dare il via alla petizione, dentro alle università ma anche in strada, tra la gente. E non solo su tutto il territorio dorico, ma anche su scala regionale, coinvolgendo le università di Macerata e Camerino. «La Costituzione Italiana garantisce a tutti i cittadini Italiani il diritto di votare, ma poi nella pratica non è così - spiega Claudia Brocchi, responsabile Marche per Esn - I cittadini Italiani domiciliati temporaneamente all’estero non hanno tutele e quel diritto se lo devono guadagnare addossarsi spese e tempo per poter tornare al proprio comune di residenza». 

E allora ecco che da settembre scorso, i primi ad attivarsi in tutte le Marche sono stati gli studenti universitari di Ancona, che hanno già dato il via a diversi banchetti per chiedere il sostegno di tutti. L’obiettivo? Portare nelle istituzioni nazionali una proposta di legge che garantisca a tutti gli studenti italiani all’estero il diritto di voto senza dover tornare in patria. La parola d’ordine è #Generazionesenzavoto ed è stata lanciata ufficialmente lo scorso 13 novembre dalla Camera dei Deputati, in occasione di una conferenza stampa dal titolo “Dall'Europa agli europei, verso una cittadinanza attiva”. La proposta di legge che dovrebbe essere presentata al Parlamento italiano prevede che i cittadini italiani che vi si trovano all'estero per un periodo continuativo di almeno un mese e inferiore a dodici di poter votare per corrispondenza, come già avviene per gli italiani all'estero. Un'idea che vuole ridare un diritto fondamentale non solo agli studenti Erasmus, ma anche a tutti quei giovani ricercatori e lavoratori che si trovano all'estero ma che non hanno mai staccato il cordone ombelicale con l'Italia.

Ad Ancona sarà possibile firmare in Comune e all’ufficio Urp durante gli orari di apertura al pubblico fino alla fine di febbraio. Sarà anche possibile firmare nei comuni: Agugliano, Camerano, Castelfidardo, Falconara Marittima, Loreto, Jesi, Monte San Vito, Osimo, Staffolo (AN). «Spesso si dice che in Italia si inizia ad agire quando ormai è troppo tardi, questo volta scendiamo in campo a tempo debito» ha ribadito Claudia Brocchi.

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