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Tagliando alla sanità anconetana: liste d'attesa interminabili e personale che non c'è. Ma arrivano i concorsi

In consiglio comunale si fa il tagliando alla sanità anconetana. Rispondono i direttori generali delle aziende sanitarie

ANCONA – In consiglio comunale si fa il tagliando alla sanità anconetana. In una seduta aperta, alla presenza del governatore Francesco Acquaroli e gli assessori Filippo Saltamartini e Francesco Baldelli, oltre che al sottosegretario alla Presidenza di Giunta regionale Aldo Salvi e al coordinatore provinciale FdI Stefano Benvenuti Gostoli. Si è aperto il dibattito su personale, liste di attesa e non solo. 

Le carenze 

Dopo l’introduzione del presidente del consiglio comunale Simone Pizzi, il consigliere Pd Susanna Dini ha spiegato i motivi della richiesta di un dibattito aperto: dal grido di allarme lanciato dagli 8 capi dipartimento di Torrette che, spiega la Dini: «Rappresentano un degrado di standard assistenziali e di sicurezza, anche a causa della perdita di numero minimo operatori sanitari. Una lettera della dirigenza medica di ematologia che lamentava del taglio posti letto- prosegue la Dini- mentre il pronto soccorso è perennemente sotto pressione e in emergenza con attese di decine di ore. Anche i sindacati hanno lanciato grido di allarme per enormi carichi di lavoro, mancanza di posti letto, carenza di personale, mancanza di progettazione di rete clinica e confronto». Per quanto riguarda il Salesi, continua la Dini: «C’è scarsa manutenzione, carenza di risorse umane e strumentali oltre al fatto che in estate si partorisce senza aria condizionata e si sta in stanze da 4». Sull’Inrca: «Non c’è certezza sulla data di inaugurazione della nuova sede», mentre nei servizi territoriali si rilevano: «difficoltà enormi per consultori, dipartimento di salute mentale, Sert e assistenze domiciliari». Carenze sollevate anche sulle Unità Multidisciplinare dell’Età Evolutiva: «E’ a rischio la valutazione multidisciplinare di persone disabili e la loro presa in carico per mancanza di personale- continua il consigliere Pd- se a scuola ci fosse un ritardo di questa valutazione, il ragazzo non potrebbe chiedere le ore di sostegno e sarebbe compromesso il suo processo formativo».

Torrette e Salesi

«A torrette ci sono 1000 posti letto e 16mila tecnologie biomediche- ha spiegato Armando Marco Gozzini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ancona- tutto per un valore complessivo 128 milioni. Il personale ammonta a 4.500 unità e Ancona lavora per il 50% sulla provincia. La percentuale degli accessi in Pronto Soccorso è di codice verde, ma in diminuzione, mentre sale di poco il numero di accessi in codice bianco». Aumentano gli accessi anche al Salesi: «Il volume dei ricoveri tende a una diminuzione su Ancona del -5,8 %, ma sale la complessità dei ricoveri». Capitolo strutture: «La nuova camera mortuaria è un punto fondamentale per l’inizio dell’attività del Salesi. Ora è in attività. Inoltre porteremo il personale alla Baraccola all’interno dell’ospedale con la nuova palazzina uffici». 

AST Ancona: concorsi in arrivo

«Da soli non andiamo da nessuna parte- spiega il direttore dell’Ast Ancona, Giovanni Stroppa- la complessità del territorio è influenzata dal fatto che abbiamo Torrette e Inrca e abbiamo messo come primo impegno un tavolo comune per dialogare. Nonostante tutto abbiamo un focus costante sulle liste di attesa- continua Stroppa- nel 2023 abbiamo avuto 1 milione di prestazioni erogate a tutti i livelli. Su questo milione abbiamo avuto un aumento dell’8 % rispetto al 2022. Questo risultato lo stiamo ottenendo anche andando a prendere prestazioni dal privato, lavorando quindi su una maggior offerta. La prima cosa fatta è stata la ricerca di personale. Non è stato facile e abbiamo attivato delle attività legate ai concorsi. Stanno arrivando a termine 51 concorsi per tutte le attività». 

Inrca

Maria Capalbo, direttore generale dell’Inrca: «Abbiamo un gioiellino e non ne siamo consapevoli. L’obiettivo era l’abbattimento delle liste di attesa con interventi minori a Torrette, con cui abbiamo lavorato su convenzione. I risultati sono un aumento di attività chirurgica del 17%, quindi 462 interventi chirurgici in più. Su 69 prestazioni previste dal piano nazionale delle liste di attesa, abbiamo fatto un +30 percento. Abbiamo avuto 1.213 accessi in più rispetto al 2023, ovvero il 7% e 428 interventi in più di codici gravi (+10%). 

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