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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Giornata dell'anziano, Marche tra le regioni più longeve: uno su 4 ha più di 65 anni

La speranza di vita per le donne è di 85,1 anni (contro una media nazionale di 84,4), per gli uomini di 80,8 (79,7 in Italia)

ANCONA - Il 2 ottobre, da quest’anno, è la Giornata Regionale dell’Anziano: lo ha stabilito il Consiglio in quanto organo legislativo. Dal 2005 il 2 ottobre infatti è già la Giornata dei Nonni in Italia. “Questa giornata nasce per rappresentare una opportunità – fa rilevare l’assessore alla Sanità e Servizi Sociali Filippo Saltamartini - dare spazio alle persone anziane è indispensabile nella lotta alla riduzione delle disuguaglianze. Mettiamo a disposizione quasi 74 milioni di euro nel triennio 2022-2024 per la non autosufficienza, un provvedimento che riguarda da vicino gli anziani. Ma coloro che sono in buona salute rappresentano una opportunità ed una risorsa”.

Le Marche sono una regione longeva: il 25% dei marchigiani ha 65 o più anni. La speranza di vita per le donne è di 85,1 anni (contro una media nazionale di 84,4), per gli uomini di 80,8 (79,7 in Italia). A dirci  come stanno è il sistema di sorveglianza PASSI d’Argento (PDA) attivo per le Marche presso l’Agenzia Regionale Sanitaria, che fornisce informazioni sulle condizioni di salute, stili di vita e sui bisogni di cura degli over 64 residenti in regione. Ciò che emerge per il biennio 2020 -2021 è che: l’86% degli over 64enni si sente in buona salute anche se 4 persone su 10 sono sedentarie, 6 su 10 presentano almeno una patologia cronica e il 37% si sente peggio rispetto all’anno precedente. Uno su 5 dichiara di essere insoddisfatto della vita che conduce. Il campione delle Marche è costituito da 1.224 ultra 64enni di cui il 56,4% sono donne e 43,6% uomini: il 14% di loro vive in una condizione di isolamento sociale, il 12% ha molte difficoltà economiche e la percentuale di persone che svolge un lavoro retribuito è aumentata nell’ultimo biennio (8% vs il 5% del quadriennio precedente), infine il 29% rappresenta una risorsa fornendo un sostegno alla famiglia o ad altre persone, anche con il volontariato. “I valori sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al quadriennio precedente nonostante la pandemia” rimarca Saltamartini.

A livello di attività fisica il 37% risulta essere “fisicamente attivo”, cioè raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Venendo allo stato di salute il 50% lo giudica discreto, il 37% buono, il 14% riferisce di stare “male o molto male” e il 20% si dichiara insoddisfatto della vita che conduce. Il 12% degli anziani presenta una disabilità, che rapportato alla popolazione ultra 64enni della Regione Marche corrisponde a una stima di 46.500 persone: una persona su 3 ha almeno un problema di tipo sensoriale (fra vista, udito o masticazione) che non si risolve neppure con il ricorso ad ausili, circa 8 anziani su 100 mostra sintomi di depressione (vs il 10% circa della media nazionale).

Il 64% presenta poi una patologia cronica e il 27% più di due, in particolare il 31% riferisce di essere affetto da cardiopatie, il 20% da tumori, il 18% da malattie respiratorie e il 17% da diabete. “Il quadro che emerge è comunque positivo perché il 72% degli anziani marchigiani è in buona salute (la media nazionale è del 70%) – conclude l’assessore – di contro purtroppo abbiamo un 16% che è rappresentato dai fragili che sono a rischio disabilità, e infine abbiamo un 12% di disabili: è su queste due ultime categorie che si devono concentrare i nostri sforzi”.

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