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Rifiuti illeciti da mezza Italia alle Marche, i carabinieri arrivano nell’impianto | VIDEO

L’attività, visto il numero di società coinvolte, gli importi delle sanzioni e il numero degli illeciti rilevati, può essere considerata una delle più rilevanti a livello nazionale di sempre

Trasporti irregolari di rocce, terra e rifiuti di demolizione che da diverse regioni arrivavano in due impianti di recupero appartenenti a una società di Castelbellino. I carabinieri forestali di Ancona, Jesi, San Marcello, Senigallia e Genga hanno notificato sanzioni per oltre 14 milioni di euro a ben 188 aziende. Le ditte facevano base in 17 province di Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Umbria e Lazio. Secondo quanto accertato dalle indagini, i camion trasportavano irregolarmente materiali non pericolosi in due impianti di recupero. Il conferimento avveniva con il formulario di trasporto (documento che identifica il carico)  incompleto, inesatto e in alcuni casi del tutto assente. Alcuni tir scaricavano i rifiuti in zone diverse da quelle dichiarate. Le sanzioni fanno seguito agli accertamenti dell’indagine “Fango e cash”, diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Ancona su 640mila tonnellate di rifiuti. Nell’ambito dell’indagine erano già state eseguite misure cautelari per 5 persone e 4 società.

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