«Al Pinocchio sono tutti un branco di infami di m…a, Michele Martedì ha fatto morire Chester Bennington». Comincia così la story di Mattia Rossetti, il ragazzo che avrebbe accoltellato a morte Michele Martedì in via Maggini. Un delirio di un minuto e mezzo in cui Rossetti, arrestato dai carabinieri poco dopo l'omicidio, accusa Martedì di aver causato la morte del frontman dei Linkin Park (impiccatosi nel 2017 nella sua casa in California). Dichiarazioni choc piene di turpiloquio e imprecazioni, ma anche insulti diretti al 26enne ucciso. «Mi piaceva una, il nome non lo dico, ho capito che era andata con lui» continua Rossetti, che accusa Martedì di aver «sfruttato le mie paranoie per rovinarmi questa storia insieme ad altri ragazzi di cui non faccio i nomi». Il discorso poi, senza alcun filo logico, torna ancora una volta alla morte di Bennington. In chiusura, Mattia Rossetti racconta che Michele Martedì chiamava sua madre: «Le diceva “lui mi vuole menare, bisogna che si cura”, non potevo neppure picchiarlo».
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«Michele ha fatto morire Chester Bennington», il delirio social del presunto killer | VIDEO
La story del presunto assassino di Michele Martedì, con le dichiarazioni choc pubblicate sui social prima dell'omicidio. Una relazione andata male e l'accusa a Michele di aver causato la morte del frontman dei Linkin Park