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Restrizioni e Green pass: «Lavoriamo per un terzo degli incassi» | VIDEO 

Igor Pace è l’amministratore della Co.Ge.Pi, il consorzio che gestisce gli impianti del Passetto, Ponterosso e Chiaravalle: «Speravamo, ingenuamente, che il Green pass superasse le restrizioni già in vigore che limitano il numero di atleti in vasca, ma pare non sia così. Le cose si accumulano e riceviamo telefonate da chi non è vaccinato per riavere i soldi dell’abbonamento». 

Il Green pass visto da chi lavora in piscina. Igor Pace è l’amministratore della Co.Ge.Pi, il consorzio che gestisce gli impianti del Passetto, Ponterosso e Chiaravalle. Se per le prime due strutture c’è ancora ossigeno, perché si tratta di ambienti all’aperto dove il certificato non è necessario, per la piscina di Chiaravalle il discorso è diverso. Le maggiori preoccupazioni si hanno in vista dei mesi autunnali e invernali: «Speravamo, ingenuamente, che il Green pass superasse le restrizioni già in vigore che limitano il numero di atleti in vasca, ma pare non sia così. Le cose si accumulano e già adesso riceviamo telefonate da chi non è vaccinato o non vuole fare il tampone per riavere i soldi dell’abbonamento. Questo per noi sarebbe un ulteriore aggravio dei costi dopo quasi due anni che hanno messo il settore in ginocchio». 

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