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Fondi per l'azienda in crisi, ma a quell'indirizzo c'è un istituto religioso | VIDEO

Nei guai un commercialista anconetano. All'indirizzo della sede distaccata dell'azienda, la Guardia di Finanza ha trovato un istituto religioso (estraneo alle contestazioni). Il professionista aveva chiesto 200mila euro di fondi europei e una parte l'aveva già ricevuta

Aveva simulato l’esistenza a Fabriano di una sede distaccata della sua azienda anconetana, ma a quell’indirizzo c’era un istituto religioso (estraneo alle contestazioni). Un escamotage, dicono i finanzieri della tenenza fabrianese, che il commercialista 80enne avrebbe messo in atto per ottenere illecitamente i fondi europei destinati alle aziende in difficoltà dell’area di crisi “ex Antonio Merloni”. L'uomo avrebbe chiesto contributi per 200.000 euro e, secondo quanto emerso, una prima tranche di 120.000 risulta già stata erogata. Dall’inchiesta emerge che i fondi ottenuti sono stati dirottati sul suo conto corrente personale. Per giustificare l’attività fittizia il professionista, dicono gli investigatori, aveva certificato spese per 240mila euro tramite false fatturazioni. Per lui è scattata la denuncia con le accuse di truffa ai danni dello stato e malversazione. Sequestro preventivo per un’abitazione e conti correnti per un valore complessivo di 120mila euro. 
 

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