Durante la corrispondenza telematica con il suo aguzzino durata per mesi, l’anziano era caduto nelle numerose e continue richieste di pagamento di somme di denaro
Le immagini riprese dalla videocamera, attraverso un piccolo foro prodotto ad arte sul maglione indossato dal candidato, venivano viste da un complice che poi gli suggeriva le risposte
Una volta ricevuto l'accredito sulla Postepay l'uomo, che avrebbe agito con un complice, ha fatto perdere le proprie tracce. E' stato rintracciato e denunciato
Telefonavano a ignari anziani spacciandosi per carabinieri o avvocati chiedendo soldi per la riparazione di un danno, in realtà mai subìto, da un parente. Ogni telefonata fruttava anche 10 mila euro
Nel corso delle indagini gli investigatori, seguendo anche i contatti IP del computer con il quale il truffatore si era collegato, hanno potuto individuare la postazione del pc
Con la scusa di non avere banconote per pagare la benzina la coppia di truffatori aveva chiesto del denaro all'automobilista. Per loro scattata la denuncia per tentata truffa
Fuggivano dopo aver sfilato lo scontrino di ricarica dalle mani della cassiera ma senza aver pagato la transazione. A tradirli è stata la prontezza di riflessi di una tabaccaia
Ad insospettire i carabinieri di Numana erano stati alcuni annunci, notati navigando su internet, di affitti per case che non esistevano, in particolare a Marcelli
Televisori e smartphone di ultima generazione, acquistati e poi non ricevuti oltre ad email false per accedere alle carte prepagate. Tre persone sono state denunciate per truffa aggravata
A scoprirlo gli agenti della Polizia di Osimo. L'uomo utilizzava i codici segreti della Postepay dell'ex moglie, acquistando online i regali per la nuova compagna
Ripulito il portafogli e il conto corrente attraverso il bancomat dopo un danno ai pneumatici dell'auto che ha costretto la vittima a fermarsi. Indagano i carabinieri
La badante era riuscita ad effettuare 13 prelievi dal conto dell'anziana, rubando circa 5mila euro. E' stata scoperta ed ora dovrà rispondere di furto aggravato
Diverse le procedure utilizzate dai membri della banda, che riuscivano a provocare incidenti "ad hoc" per truffare le assicurazioni o le ignare vittime
Il tutto ebbe origine nell'ottobre del 2014 quando in una villetta di Ricò, frazione di Meldola, si presentò una coppia distinta e affabile, poi rivelatasi una coppia di truffatori
Dopo aver finto l'urto tra l'auto e lo specchietto, la truffatrice ha finto un malore, mentre l'altro complice rubava una borsa dal veicolo della vittima