Suicidio assistito, Mangialardi deciso sul semaforo verde ad Antonio: «Mai più calvari simili»
Il capogruppo regionale del Partito Democratico si è espresso sul tema ribadendo con forza la propria posizione
Il capogruppo regionale del Partito Democratico si è espresso sul tema ribadendo con forza la propria posizione
Alla luce delle recenti vicende che hanno coinvolto Federico Carboni (“Mario”), “Antonio” e Fabio Ridolfi, l’iniziativa si pone l’obiettivo di dare immediata applicazione alla sentenza della Corte costituzionale nel rispetto di procedure e tempi certi
Dopo quasi due anni di attesa, l’attivazione delle giurisdizioni sia penali sia civili, gli ordini del Tribunale, le diffide e le azioni pubbliche, arriva la risposta dell’Azienda sanitaria delle Marche che conferma che “Antonio” possiede tutte le condizioni stabilite dalla Corte costituzionale.
L'Azienda sanitaria, afferma l'Associazione, «è stata obbligata a procedere alla verifica delle condizioni e a individuare le modalità di autosomministrazione e del farmaco»
Il capogruppo del PD Maurizio Mangialardi si è espresso sul tema ribadendo l’importanza della storia di Federico Carboni
Il contenuto viene reso noto il giorno dopo del decesso. Federico Carboni è la prima persona ad aver ottenuto l’accesso al suicidio assistito in Italia, sulla base di quanto previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale 242\2019.
Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, commenta il primo caso di suicidio assistito avvenuto in Italia nelle Marche
L'associazione Luca Coscioni ha ricevuto l'apparecchiatura necessaria per consentire al 44enne marchigiano, tetraplegico da 12 anni, di eseguire la procedura per il suicidio medicalmente assistito
Dopo la morte di Fabio Ridolfi, in una lettera al ministro della Salute l'associazione chiede che sia emanato «un atto urgente vincolante per tutte le Regioni»
Il centrocampista della Roma e della Nazionale ha esaudito il desiderio del quarantaseienne affetto da tempo da tetraparesi
Le parole del presidente Adriano Crepaldi: «Un’ideologia falsamente filantropica, per scopi economici che puzzano di morte e di sporchi guadagni illeciti a scapito dei malati terminali»
In tre ore coperti i costi. Il 44enne marchigiano da 12 anni tetraplegico a causa di un incidente potrà comprare tutto il necessario
Il 46enne, immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, ha diffidato l’ASUR Marche ad effettuare in tempi brevissimi le dovute verifiche sul farmaco da utilizzare per poter accedere all'aiuto medico alla morte volontaria
Dopo il video appello rivolto alle istituzioni il 46enne marchigiano, bloccato in un letto da 18 a causa di una patologia irreversibile, ha ottenuto il via libera per l'aiuto al suicidio. Si tratta del secondo italiano dopo Mario, 43enne rimasto tetraplegico dopo un incidente stradale
È il terzo italiano a chiedere il suicidio assistito dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul caso di dj Fabo. L'associazione Luca Coscioni: «Aspetta da due mesi una risposta»
Mario e Laura lanciano un appello affinché venga eliminata quella che secondo loro è una discriminazione tra malati, presente nella attuale versione del testo di legge sul suicidio assistito
«Al di là del grande dispiacere per una vita destinata comunque a spegnersi, mi unisco al sospiro di sollievo tirato da Mario alla notizia che finalmente l’Asur Marche ha stabilito il tipo di farmaco e la quantità da somministrarne affinché egli possa accedere alla morte medicalmente assistita»
Il «tiopentone è il farmaco è corretto»: lo ha stabilito in una relazione di 15 pagine la commissione multidisciplinare di esperti istituita dall'Asur
Il capogruppo del Partito Democratico Maurizio Mangialardi sul caso dei due cittadini marchigiani tetraplegici che, assistiti dall’Associazione Luca Coscioni, si stanno battendo per accedere alla morte medicalmente assistita
Il capogruppo democratico attacca il governatore e l'assessore alla sanità in merito alla vicenda che ha coinvolto un malato tetraplegico marchigiano
Tetraplegico da otto anni, Antonio da 17 mesi attende una risposta dall'Asur. Ieri si è tenuta la prima udienza del procedimento di urgenza
In una lettera alla Stampa il ministro alla Salute è tornato sul tema. Contrario il popolo della Famiglia che replica duramente alle sue parole
Oggi si è tenuta la prima udienza e ora si attende la decisione dei giudici. Il 42enne tetraplegico da 10 anni aveva chiesto di porre fine alle sue sofferenze ma l'Asur gli ha negato il farmaco letale. E' la prima volta in Italia che un'azienda sanitaria viene trascinata in tribunale