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Sversamenti a mare, Baldassini: «Ennesimo colpo di scena e mancanza di democrazia»

Baldassini aspetta la convocazione della commissione speciale risanamento del territorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Sembra sia del 27 luglio scorso l’incontro tra i Sindaci di Ancona e Falconara, alla presenza del gestore Vivaservizi spa, dove si è parlato di sversamenti e del dar corso in tempi stretti all’affidamento della progettazione del progetto faraonico da 22 milioni di euro delle vasche in centro città.

Nonostante due mozioni urgenti depositate una il 20 maggio e l’altra il 18 giugno dal consigliere comunale di Falconara Baldassini Marco, dove si chiede la messa in sicurezza dello scolmatore in spiaggia di via Roma, ormai in balia del mare, e il blocco, almeno per Falconara, del progetto vivaservizi per scongiurare la realizzazione delle vasche in piazza Catalani, piazza Europa e parco Kennedy, le amministrazioni, incuranti delle istanze depositate, vanno avanti come se niente fosse. Dell’incontro sopra menzionato se ne è venuto a conoscenza tramite un articolo di stampa online del 28 settembre scorso, dove la sindaca di Ancona dichiara di voler accelerare i tempi e passare immediatamente alla fase progettuale, e quella di Falconara, vice presidente dell’Aato Marche 2, dice di garantire i primi fondi, 1 milione per la progettazione e altri 2 milioni dalla Regione.

Quei tre milioni che il Baldassini sostiene possano bastare per realizzare almeno tre tubazioni a mare con il sistema di filtraggio biologico M.U.D.S., presentato ufficialmente alla cittadinanza in data 11 settembre in piazza Mazzini a Falconara in completa assenza sia delle istituzioni comunali sia del gestore della rete fognaria ufficialmente invitati e risolvere il problema senza dover aspettare 8 anni. Ora si comprende il perché non sono mai state convocate le commissioni consiliari ambiente e lavori pubblici di Falconara e congiunte magari con Ancona, perché, a parere del Baldassini, reputano di andare avanti con il progetto faraonico della spesa di 22 milioni di euro, incuranti delle conseguenze ambientali, a seguito della realizzazione delle vasche di prima pioggia in centro città, in materia di inquinamento atmosferico “puzze”. Puzze preventivamente sottolineate dalla stessa università politecnica delle Marche in quel famoso consiglio comunale congiunto del 2017 dove fu votato quel progetto. Sembra che ormai le due amministrazioni abbiano le idee chiare continua il Baldassini, soprattutto quella di non voler ascoltare soluzioni alternative per uscire immediatamente dalle sanzioni europee che la nostra Regione paga per l’inquinamento marino, ora lo stesso Baldassini si chiede: volete spendere 22 milioni? Fatelo pure, sono soldi pubblici a cui un giorno dovrete dare spiegazioni vista la possibile l’alternativa immediata e economica, la stessa economicità quale vincolo su ogni realizzazione pubblica; ma almeno iniziate la progettazione e la posa in opera delle tubazioni a mare previste nel terzo stralcio del progetto, ma con la predisposizione del sistema di filtraggio biologico che all’epoca non era stato previsto nonostante esistente dal 2001 e brevettato dal CNR e soprattutto frutto dello studio dei ricercatori sia dell’università degli studi di Genova e dalla stessa Università Politecnica delle Marche.

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