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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sport

Rugby per bambini, disabili e rifugiati: l’URA va in meta nel cuore della gente

Il presidente dell’Unione Rugbistica Anconitana Ernesto Cimino ha svelato gli ultimi progetti del club legati all’etica e l’inclusione

ANCONA- Lo sport può fare tanto, per tutti. Il rugby, in particolare, tra i suoi valori e le sue prerogative annovera la parola “sostegno” come caposaldo su cui poggiare. Con queste premesse l’Unione Rugbistica Anconitana, la principale realtà cittadina a livello di palla ovale, ha avviato una serie di progetti rivolti a bambini, disabili e rifugiati per favorire integrazione e inclusione attraverso uno sport che diventa ogni giorno più popolare:

«Da qualche anno stiamo perseguendo questa politica di apertura e di inclusione – ha spiegato il presidente dell’Ura Ernesto Cimino – Con le scuole primarie c’è una collaborazione attiva sia con le Pie Venerini di Ancona e sia con alcuni istituti di Loreto. Abbiamo svolto lezioni nelle strutture scolastiche e abbiamo aperto le porte del nostro centro sportivo Nelson Mandela raccogliendo un grandissimo seguito. L’attività è rivolta perlopiù ad elementari e medie ma vogliamo implementarla ancora. L’impegno da parte nostra è totale anche, e soprattutto, con una serie di associazioni che si occupano di promozione sportiva con soggetti disabili. Il rugby può fare tanto, noi siamo in prima linea ed è bello poter regalare un sorriso esportando la nostra passione».

Il conflitto scoppiato in Ucraina con uomini e donne, giovani e meno giovani, in fuga e alla ricerca di accoglienza ha permesso all’Ura di manifestare ancora la sua grande generosità: «Naturalmente abbiamo risposto presenti e al campo stiamo ospitando diverse persone in fuga dalla guerra. Fanno sport, cerchiamo di far trascorrere loro qualche ora di spensieratezza e facciamo vivere la nostra club house. L’impegno di ognuno può essere determinante in una situazione del genere. Questa è stata una stagione intensa, ci stiamo togliendo soddisfazioni con la prima squadra, abbiamo aumentato i numeri delle iscrizioni e stiamo ricevendo grande richiesta per i centri estivi. Proprio l’estate sarà caratterizzata da eventi e tornei all’insegna dell’inclusione e dell’ospitalità. Speriamo che finalmente il peggio, legato alla pandemia, sia alle spalle».

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