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RugbyAmo, viaggia spedito il progetto jesino per la palla ovale

L'iniziativa realizzata attraverso la collaborazione tra la Fondazione Enrico Mattei, il Rugby Jesi ’70 e Cooss Marche sta proseguendo la sua opera di inclusione attraverso la palla ovale

JESI– Prosegue a gonfie vele il progetto RugbyAmo realizzato in collaborazione tra la Fondazione Enrico Mattei, il Rugby Jesi ’70 e Cooss Marche. Dallo scorso settembre questa iniziativa ha resistito alle difficoltà della pandemia proseguendo ancora oggi la sua opera di inclusione:

«Ho cominciato con un po’ di emozione ma ho trovato un ambiente che mi piace. E ora…siamo forti». Ha spiegato il giovane rugbista Nicola. Insieme ai suoi compagni Edoardo, Matteo, Cristopher e Valentino, Nicola ha avuto modo in questi mesi di accostarsi allo sport e al rugby, seguiti sul campo dai tecnici e educatori formati come Mariano Fagioli, Andrea Doninelli e Antonio Rea: «Il rugby lo conoscevo già – ha proseguito - perché qui su questo campo e in questa società mio fratello ha giocato per tanti anni e a me è capitato di seguirlo e di assistere alle partite. Avevo anche provato a giocare al tempo e mi ricordo pure di una pallonata che mi era arrivata! Adesso però col pallone va decisamente meglio: passaggi, corsa e placcaggi, abbiamo provato diverse cose insieme a Mariano, Andrea e Antonio. E ora sono proprio più tranquillo. Siamo diventati una squadra, qui mi piacciono le persone e quello che facciamo, esercitandoci e stando insieme. Sono tutti davvero bravi». Dall’autunno scorso i ragazzi, assistiti da Cooss Marche, hanno avuto la possibilità di cominciare a fare attività e avvicinarsi al gioco, svolgendo esercizi di psico motricità, prendendo confidenza con l’ovale e con la nuova realtà, integrandosi nella famiglia del rugby jesino. Con l’obiettivo di riuscire man mano ad ampliare e rafforzare il progetto.

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