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Lavori per il nuovo Dorico nel 2019 e la Mancinelli chiama Malagò per il salto di categoria

Ecco il coniglio dal cilindro tirato fuori proprio oggi nella conferenza stampa congiunta dell’Anconitana e l’amministrazione di Valeria Mancinelli. Una promessa forte a tutti i tifosi dei colori biancorossi

Il Dorico come nuova casa dell’Anconitana. Non solo è possibile ma i lavori, quelli di un progetto che almeno nelle idee già c’è, possono partite già dai primi mesi del 2019. In più l’amministrazione è in contatto diretto con il Presidente del CONI nazionale Giovanni Malagò per far fare ai biancorossi il doppio salto in Eccellenza. Ecco il coniglio dal cilindro tirato fuori proprio oggi nella conferenza stampa congiunta dell’Anconitana e l’amministrazione di Valeria Mancinelli. Una promessa forte a tutti i tifosi dei colori biancorossi, proprio nella giornata di campionato in cui si gioca Anconitana - Portuali al Del Conero. Proprio nella sala stampa si è tenuto l’incontro con i giornalisti a cui erano presenti, oltre al sindaco Mancinelli e al Presidente Marconi, l’assessore allo sport Andrea Guidotti, il vice sindaco Pierpaolo Sediari e il vice presidente Robert Egidi. «Siamo qui per rispondere alle attese della città, almeno di una parte, quella interessata alle sorti del calcio anconetano - ha detto subito Marconi - Dunque grazie all’intervento del sindaco Valeria Mancinelli, siamo riusciti a fare un grosso passo in avanti. Sette mesi fa eravamo in una condizione difficile ma oggi ho una ragionevole certezza: che questo cammino possa essere portato avanti con serenità. E’ evidente che è stato un campionato tranquillo per i risultati, ma è stato qualcosa di importante per la comunità e ora vogliamo programmare il futuro perché ci sono tante cose da fare».

Progetto Dorico 

«Per quanto riguarda il dorico abbiamo avuto un incontro con la Soprintendenza per mettere a punto le ultime questioni, si è trattato di un incontro istruttorio a cui non segue un parere formale e definitivo, ma è andato bene perché i nodi sostanziali sono stati affrontati in modo positivo» ha detto il primo cittadino anconetano. Dunque quali sono questi nodi? C’è la condivisione sull’ipotesi di togliere le gradinate, fondamentale per creare spazio per attività complementari. C’è la disponibilità a restringere l’anello della pista di atletica, guadagnando lo spazio sugli anelli interni per consentire non sono di riqualificare il campo da calcio ma anche di poter realizzare un campo da futsal. Si possono ristrutturate le tribune con una aumento di capienza dei posti intorno ai 1.000 posti. Inoltre si potrebbe recuperare la curva come una zona di anfiteatro naturale per usi diversi del campo sportivo quando. «Il Dorico è nel cuore di tutti gli anconetani ma è anche un impianto che vuole essere vissuto da un’intera città per altre attività» ha ribadito la Mancinelli, che ha confermato la possibilità di riqualificare anche  il campo di basket adiacente. E poi, al posto della gradinata si possono fare servizi: parcheggi o attività di fitness, palestre o anche la sede dell’Anconitana. Non si allarmino gli appassionati di tennis perché «i campi da tennis rimarranno, forse con una diversa collocazione, ma restano». Un progetto costoso ma che si può fare. «Abbiamo messo a bilancio comunale un milione e mezzo di euro, ma la somma potrà essere definita in base al progetto esecutivo perché é ancora prematuro capire quale sarà l’importo da investire da parte dell’Amministrazione e su questo bisogna essere chiari». Già, perché poi ci sono anche gli investimenti dei privati. In tutto si parla di 3, anche 4 milioni di euro.  

Ipotesi salto di categoria e varie strade da approfondire

E’ stato l’assessore Guidotti ad entrare in contatto prima con Malagò e poi con il nuovo commissario della FIGC Roberto Fabbricini. La risposta è stata chiara: il regolamento non lo prevede però «ne parliamo e ci sarà un incontro insieme alla società tra la fine di maggio ed i primissimi di giugno per sondare fino in fondo tutte le possibilità per andare in Eccellenza». «Andremo per priorità e vedremo se ci sono soggetti disponibili a fonderci con noi - ha detto Marconi - per ora è molto difficile ma, essendo un ottimista di natura e sapendo che un certo tipo di dialogo può rimanere aperto, proveremo quella strada anche se oggi vedo più percorribile la strada romana». 

Settore giovanile 

«Ci vogliamo assumere le responsabilità dal punto di vista gestionale ed economico per trovare altre società disposte a lavorare con noi - ha spiegato Marconi - però sto assistendo a delle reazioni che mi fanno pensare che l’interesse non sono i ragazzi ma la propria persona ed apparire e dire questa è roba mia e nessuno ci può mettere le mani. Nei prossimi giorni ci potrebbero essere novità e qualcuno si può’ avvicinare e mi rivolgo a Schiavoni: se c’è uno obiettivo ci si mette seduti e si trova una soluzione e non può essere una guerra a distanza e non produce effetti positivi. Io continuo a rivolgere un incontro per metterci seduti e ragionare altrimenti smettiamo di dire di essere innamorati dell’Ancona che è sicuramente più dignitoso. Con il Camerano abbiamo parlato a distanza salvo un incontro fortuito in un ristorante ad Ancona con il maggiore esponente della società che mi aveva dato la massima disponibilità poi non ho più sentito nessuno per un incontro che invece tramite altre persone sarebbe avvenuto nei giorni passati. Non so se questa è un’ipotesi concreta».

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