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Ancona 1905, parla Brini: «Legato alla città, rifarei ogni scelta»

Parola e musica di Fabio Brini, alla sua prima conferenza stampa del 2017, rilasciata al "Del Conero", al termine della prima seduta di allenamento del nuovo anno. Le sue parole

«Volete sapere se rifarei la stessa scelta potendo tornare indietro? Se accetterei di allenare l’Ancona, nonostante tutto quello che è successo nei mesi scorsi? Si fosse trattato di un’altra città, forse avrei potuto rispondere diversamente, ma qui ho troppi bei ricordi, ad Ancona sono molto legato e per questo vi dico che rifarei la stessa scelta, nonostante tutto. Fra l’altro, mi sembra che la Società ce la stia mettendo tutta per metterci nelle migliori condizioni». Parola e musica di Fabio Brini, alla sua prima conferenza stampa del 2017, rilasciata al “Del Conero”, al termine della prima seduta di allenamento del nuovo anno, alla quale non hanno preso parte – oltre  Davide Montagnoli (ceduto in prestito al Castelfidardo) – David Peter Forgacs, Falou Ndiaye Samb e Aurelio Barilaro, tutti con un giorno in più di permesso.

Ma il tecnico biancorosso non si è fermato a questo. Ha parlato di mercato: «Ormai siamo una squadra, con i nostri pregi e con i nostri difetti. Li conosciamo e ci conosciamo; perciò se dovrà arrivare qualcuno dovrà succedere per trarne un miglioramento. D’altra parte, apportare dei correttivi dal mercato di gennaio non è mai facile. Ripeto, se dovrà succedere dovrà essere per il meglio, altrimenti resteremo così».

Poi il trainer dorico ha fatto le carte al campionato: «Credo che quest’anno il girone B sia il più tosto e il più importante. Mi chiedete qual è la squadra che mi ha impressionato di più… Dovrei rispondere una di quelle che ci hanno messo in difficoltà, ma magari queste squadre non corrispondono a quelle che sono ai primi posti della classifica. Al di là delle vittorie che abbiamo ottenuto con squadre importanti, anche quando abbiamo perso contro Venezia e Bassano non lo avremmo meritato e allora faccio fatica a parlare di una squadra in particolare. Restano le difficoltà di un girone che credo sia il più difficile dei tre». A Brini è poi stato chiesto come si affronterà questa lunga sosta del campionato: «Lavorando sodo. Sapete che non condivido la scelta di fermare la stagione per così tanto tempo, in pratica ora sarà come ricominciare daccapo. Ma dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte e riprendere ad allenarci duramente, anche con doppie sedute, come nel periodo pre campionato. Peccato doversi spostare da un campo all’altro, per i noti motivi…».

La lingua batte dove il dente duole, e stavolta il tecnico biancorosso va oltre le dichiarazioni di circostanza, entrando un po’ più nel merito: «Sento parlare di progetto triennale che la Società si è giustamente prefissata. Sono sicuro che questo venga apprezzato dai nostri tifosi, ma mi chiedo: si può fare un programma che in tre anni possa portare a salire in Serie B, senza avere un centro sportivo stabile in cui allenarsi e far giocare anche il proprio Settore giovanile, che è certamente una risorsa da cui non si può prescindere se si vuole fare un calcio bello e duraturo? Mi piacerebbe molto che la questione venisse finalmente affrontata con decisione, perché è dal 2002 che sento parlare di questo problema… senza una soluzione. Quattordici anni non mi sembrano pochi».

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