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Lotta al doping per un calcio pulito, la Giovane Ancona vince un bando e conquista l'Europa

La manifestazione si allarga a squadre di altre nazioni con l’ingresso di nuovi sponsor istituzionali dell’area adriatica. Ma soprattutto una serie di attività con al centro il tema della lotta al doping

La scuola calcio Giovane Ancona conquista l’Europa vincendo un bando da 60mila euro (a cui se ne aggiungono 20 della società) e adesso lancia la sfida: il torneo “Noi in gioco per la Macroregione Adriatico-Ionica”. Un must dello sport anconetano. Ma con tante novità. In primis la manifestazione si allarga a squadre di una terza nazione: l’Albania, con l’ingresso di nuovi sponsor istituzionali dell’area adriatica. Ma soprattutto una serie di attività con al centro il tema della lotta al doping. E se qualcuno dubitasse dell’utilità di spendere risorse per iniziative formative ed educative a favore dei calciatori del domani, allora non è ancora chiaro a che cosa punta la Giovane Ancona insieme all’ormai storica partnership con la scuola calcio dell’Atalanta. «Educazione, socialità, istruzione sono fondamentali per far crescere i calciatori del domani perché anche il più talentuoso, se non è bravo al di fuori del campo, dove passa la quasi totalità della sua giornata, non saranno mai bravi atleti - ha detto il responsabile del settore giovanile dell’Atalanta Loris Margotto - E allora la scuola calcio serve a questo e noi cerchiamo sempre di fare sinergia con chi guarda al calcio in questo modo. Lo abbiamo trovato nella Giovane Ancona e siamo orgogliosi». 

Sono parole importanti dette l’altra sera in occasione di una conferenza stampa tenutasi al ristorante Qualità e Amore, in cui è stato presentato il nuovo progetto “Keep calm and play Safe”: 5 paesi dell'area della Macroregione uniti nella lotta al doping e in campo per un calcio pulito. Un’idea che guarda ad una formazione sportiva che, sì non è solo calcio, ma può davvero forgiare i campioni del domani, quelli a 360°, dentro e fuori dal campo. Del resto vengono da quella mentalità talenti neroazzurri come Gagliardini e Conti. A fare gli onori di casa in una presentazione ricca di ospiti il presidente della Giovane Ancona Diego Franzoni, che ha spiegato come il torneo si arricchirà di team albanesi e 2 partner tecnici di spessore: l’Agenzia nazionale antidoping della Serbia e una società della Bulgaria che si occupa di educazione nello sport. Un progetto, quello vinto a firma di Marco Cardinaletti, che, oltre al torneo di calcio, vedrà e attività educative, momenti confronto, approfondimenti sulla medicina sport e riflessioni all’interno di un boot camp tra Italia e Croazia.  

«Non dimentichiamo l’importanza di fare informazione e formazione sul doping perché, al di là dell’illegittimità, è anche causa di danni irreparabile alla salute dei nostri figli - ha detto il Presidente del Coni Marche Fabio Luna - Non dobbiamo mai abbassare la guardia». Presente anche Fabio Sturani della segreteria della Regione Marche per cui questo evento è «il segnale forte di chi ha costruito un tessuto sociale e ha fatto dell’aggregazione punto fondamentale dello sport. Anche da qui si costruisce l’Europa dei popoli che vogliamo». 

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