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Emanuel Turchi è bronzo ai campionati italiani: «Merito del mio nuovo allenamento»

La cronaca del risultato e le parole dell'atleta che racconta la gara ma anche come è arrivato a questo risultato

Emanuel Turchi conquista la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani assoluti di nuoto di Riccione. Un grande risultato per il 23enne della Vela Nuoto Ancona in vasca lunga dopo l'argento agli assoluti di Riccione in vasca corta lo scorso dicembre. «Quest'anno abbiamo lavorato molto alla pianificazione e gestione dei miei allenamenti, grazie all'aiuto di diverse figure - spiega Turchi - C'è il mio allenatore Sandro Paolinelli, il dottor Francesco Confalonieri per preparazione e aspetto nutrizionale. Preparazione atletica e programmazione con Marco Angeletti in palestra e poi sedute frequenti di massaggi e fisioterapia. Tutto, insieme mi ha permesso di raggiungere questi risultati. Io da solo già mi devo programmare la mia vita, i miei impegni universitari che non tengono conto delle mie gare di nuoto e dei mie allenamenti. Mi serviva qualcuno che mi aiutasse in questa programmazione. E i risultati ci hanno dato ragione». 

Soffisfatto Turchi che desiderava questa medaglia: «E' stata una gara particolare, ho voluto dare tutto, andare al massimo sin dal primo metro, e questo mi ha condizionato. Un bronzo dopo l'argento di dicembre significa parecchio, il sintomo di un'evoluzione, di un salto di qualità. E la prima medaglia agli assoluti che conquisto in vasca lunga in questi campionati. Una medaglia che pesa e che significa più delle altre. Più difficile rispetto a quella dello scorso dicembre per più ragioni. A dicembre era in vasca corta e io mi alleno in vasca corta. Stavolta in vasca lunga, e per allenarmi in vasca lunga, visto che ad Ancona non c'è, mi sono dovuto spostare, a Pesaro, una settimana di allenamento anche a Caserta, per potere essere pronto alla gara. La vasca da 50 gli altri ce l'hanno e si vede, io devo fare grandi sacrifici. E tutto questo insieme agli impegni dell'università".

Poi Turchi parla dell gara. di una gara "agitata". «Di solito mi faccio prendere dall'emozione prima e poi in gara no. Invece stavolta non sono riuscito a trattenermi, ero lì e ho voluto dare il tutto per tutto, mi sono fatto prendere dalla sensazione buona che avevo in acqua, infatti il primo 100 l'ho nuotato molto, molto bene. Nella seconda parte di gara ho spinto anche il terzo 50, ovviamente subendo la stanchezza nell'ultima vasca, quando solitamente faccio il contrario. Una gara in cui sono andato molto forte e ne ho risentito alla fine. Una gara molto personale, come condotta. Comunque ho fatto anche il mio tempo migliore, e se consideriamo che sono stato per tre anni bloccato sopra i 2 minuti è un grande risultato». 

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