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Tomba, i rigori e la Biagio che verrà: «Un posto tra le prime cinque non sarebbe male»

Il portiere della formazione chiaravallese determinante a Grottammare con le sue parate. «Un paio, forse tre, a giocarsi la vetta, il resto è bagarre: a memoria non ricordo un'Eccellenza così equilibrata»

Portieri di Eccellenza, ma anche l’Eccellenza dei portieri, o “nei” porteri. Quelli che, nelle prime due tornate di campionato, sono risultati determinanti per le fortune delle rispettive squadre. E’ il caso di Alessandro Tomba, estremo difensore della Biagio Nazzaro, che a Grottammare ha messo la sua firma in calce al pareggio conquistato domenica dalla formazione chiaravallese. Parando tanto, o per meglio dire tutto. Anche un rigore, peraltro specialità della casa: con la maglia del Loreto, nel 2017, ne respinse due nella stessa partita contro la Sangiustese.

Hai recentemente dichiarato che ne hai presi una ventina in carriera...
«Più o meno sì, a dire il vero il conto non l’ho mai tenuto».

E il “cucchiaio”?
«No, non ci hanno mai provato. Per ora, eh...».

Allenamenti particolari?
«Sinceramente, mai. Con il passare degli anni però ho imparato a gestire quei momenti di disappunto, dopo la decisione dell’arbitro di assegnare un rigore, che possono farti perdere la concentrazione, e visto il poco tempo che hai a disposizione prima del tiro, non è il caso. Non sempre conosci chi lo tira, non hai aiuti particolari come chi, ad alti livelli, studia i video dei principali rigoristi. Hai pochi secondi per vedere la rincorsa, la posizione del piede di appoggio, per decidere...e poi ci si affida all’istinto».

Penalty, a parte, domenica hai avuto parecchio lavoro…
«Sì, però preferirei sempre fare lo spettatore non pagante, in campo, anche se poi in situazioni del genere devi sempre mantenere alta l’attenzione, perché può capitare di essere chiamato a dare tutto nel recupero salvando il risultato, dopo 90’ di inattività. Chiaramente se fai un paio di buoni interventi, sei più ‘caldo’ e più ‘in fiducia’».

Quello di Grottammare è stato un punto che ha mosso la classifica della Biagio, dopo la beffa contro la Vigor...
«Ci serviva, parecchio. Arrivare a cinque minuti dalla fine avanti 1-0 ed uscire dal campo sconfitti fa male, sebbene questo avvio di stagione sia stato condizionato da infortuni e acciacchi. Penso che al completo potremo dire la nostra».

La giusta collocazione in graduatoria?
«Vedo, forse, un paio di squadre, al massimo tre, con le carte in regola per poter puntare alla vetta. Il resto è bagarre, ed a memoria non ricordo un’Eccellenza così equilibrata ed indecifrabile: tante squadre ben attrezzate, poi le possibili sorprese come il Marina che è partito davvero bene. A Chiaravalle la società è ambiziosa, ci tiene a fare bene. Intanto è importante recuperare tutti, poi, magari...un posto tra le prime cinque non sarebbe male».

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