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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Del Sante, il cecchino umbro che esalta Fabriano

Un passato prestigioso ed un presente fatto di gol pesantissimi: l'attaccante ex Perugia e Fiorentina ha griffato gli ultimi successi dlla formazione di mister Giacometti, che ha conquistato tredici puni nelle ultime cinque uscite

Un passato prestigioso, un presente fatto di gol pesantissimi, ed un futuro – quello del “suo” Fabriano Cerreto – che assume tinte ben diverse da quelle scure che hanno accompagnato il suo arrivo nella nostra regione. Andrebbe riassunto così Stefano Del Sante, fromboliere umbro che di reti ne ha sempre gonfiate tante, che ha esordito giovanissimo in B con il Perugia e vanta anche una permanenza con le giovanili della Fiorentina, prima dei quasi cinque lustri passati in D con passaggi – prolifici – anche nell’allora C2. Il suo è stato un “veni, vidi, vici”: il suo arrivo, collimato con il cambio di giuda tecnica, ha coinciso con il decollo di una formazione che nelle ultime cinque gare ha collezionato quattro vittorie ed un pareggio, traducibile in tredici punti che hanno profondamente cambiato i connotati della lotta salvezza nell’Eccellenza.

«Accasarmi a Fabriano è stata un po’ una scelta di vita – spiega – dopo tanti anni in giro per l’Italia. C’era il desiderio di restare vicino a Perugia ed ai miei affetti, di mettermi alla prova in una categoria dove ho la consapevolezza di poter fare bene. E poi la dirigenza ha fortemente creduto in me, mi ha cercato con insistenza e questa fiducia nei miei confronti che ho avvertito alla fine è stata determinante nella scelta. I risultati che abbiamo finora ottenuto sono il risultato del lavoro di un gruppo che non si risparmia durante la settimana, dell’impegno che mettiamo nelle sedute di allenamento e nelle partite, che è l’unica ricetta per risollevare una situazione delicata. Diciamo che ora siamo...quadrati, compatti anche in difesa dove subiamo e concediamo poco, e la mano di mister Giacometti si vede».

E poi ci sono i gol di Del Sante. Quello che ha fatto da apripista nel 2-0 di Fossombrone, quelli decisivi nei successi di misura contro Servigliano e Grottammare, che hanno permesso al Fabriano di cambiare passo dopo un inizio difficoltoso. Quasi un deja-vu, ricordando quanto accaduto al bomber nella sua stagione vissuta a Varese.
«Cominciò male – ricorda l’attaccante – con due pareggi nelle prime cinque partite. Fu l’inizio di una cavalcata incredibile, che ci portò a conquistare la promozione in Lega Pro. Feci 15 gol, un anno incredibile ed un grande gruppo. Perché comunque, al di là delle reti, è quello che conta: l’apporto dei compagni è fondamentale, ed anche qui a Fabriano i buoni risultati ottenuti sono il frutto di un lavoro di squadra, che deve essere finalizzato da chi sta là davanti».

Cambio di passo, ma anche probabilmente cambio di prospettiva per quella che dovrebbe essere la collocazione della formazione di mister Giacometti nella graduatoria del torneo di Eccellenza.
«No, non è un errore che dobbiamo commettere – precisa Del Sante – ed è una cosa che ripeto spesso: sembra la classica frase fatta, ma pensare una partita per volta e tirare le somme più avanti è la strada da seguire. Specialmente in un torneo come questo, che sto cominciando a conoscere ma che mi sembra complesso, quasi strano perché ci sono squadre come il Grottammare che personalmente mi ha fatto una buona impressione eppure in classifica è laggiù in fondo. Dopo la pausa ci aspetta la sfida contro la Vigor Senigallia, che è la capolista del torneo. E’ un bel banco di prova, indicativo per noi: da affrontare con rispetto, ma a viso aperto e senza paura. Come abbiamo fatto nelle ultime settimane».

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