Castelfidardo di scena al "Tubaldi", contro la regina Recanatese
L'ultimo turno infrasettinanale della stagione prevede la sfida ai giallorossi, che domenica hanno festeggiato la promozione in C. «Nel calcio nessuno regala niente - dice il tecnico fidardense, Enrico Piccioni - per cui dovremo strappare un risultato positivo contando solo sulle nostre forze»
Dieci giorni, o poco più, in cui si decideranno le sorti del Castelfidardo. Ma in casa biancoverde la speranza è che tale lasso di tempo si allunghi, e che quindi sia l’appendice dei play-out a costituire la scialuppa di salvataggio per conservare la serie D. A tre giornate dalla conclusione del torneo, il distacco abissale dalla zona retrocessione non è infatti garanzia di permanenza nella categoria. Lo spareggio con la tredicesima classificata, che incrocerebbe i fidardensi attualmente al sedicesimo posto, è subordinato infatti al distacco dalla squadra tredicesima classificata – attualmente il Fano – che non deve essere pari o superiore ad otto punti, pena la discesa diretta in Eccellenza. In caso contrario, si procederà al match da “dentro o fuori”, in cui la miglior classifica al termine della regular season sancirà la salvezza, qualora dovesse persistere la parità al termine di tempi regolamentari e supplementari.
Per il Castelfidardo, la penultima trasferta proposta dal calendario prevede l’impegno al “Tubaldi” di Recanati, contro i leopardiani che hanno trionfalmente concluso una lunga galoppata in campionato con la promozione in serie C. Sarà un derby dal sapore tutto particolare, coi padroni di casa attesi dai tifosi per festeggiare tra le mura amiche la vittoria nel girone F, giunta con il conforto della matematica in occasione dell’ultimo turno, grazie all’affermazione sul campo del Matese. Di ben altro umore i fisarmonicisti, piegati a domicilio dal Trastevere dopo una prova incoraggiante, ma alla disperata ricerca di punti utili per aumentare il bottino in classifica, per poi affrontare Nereto e Fiuggi e tentare così di ricucire lo strappo venutosi a creare nella lotta per la salvezza.
«Con i ragazzi abbiamo innanzitutto cercato di prendere quanto di buono ci ha offerto l’ultimo incontro con il Trastevere – afferma il tecnico Enrico Piccioni, che contro la formazione capitolina ha esordito sulla panchina biancoverde – ovvero i settanta minuti giocati ad un buon livello e su buoni ritmi. Però la sconfitta che è maturata va subito messa alle spalle, perché si ritorna subito in campo e ci aspetta una sfida complessa come quella con la Recanatese, a cui vanno sicuramente i complimenti per aver vinto il campionato, ed anche a Giovanni (Pagliari, tecnico dei giallorossi ndr) con cui ho giocato insieme. L’errore da non commettere è pensare che ci possano concedere qualcosa, perché nel calcio non ti regala niente nessuno, come è giusto che sia. L’atteggiamento dovrà essere quello di lottare su tutti i palloni – conclude l’allenatore del Castelfidardo - cercare di metterli in difficoltà, consapevoli che sarà difficilissimo ma provando a sfruttare le armi a nostra disposizione per strappare un risultato positivo».