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Porto Sant'Elpidio, Fabriano Cerreto ed il problema di...finalizzare

Lo 0-0 della seconda di campionato ha palesato le difficoltà delle due formazioni nei venti metri finali, come rimarcato dai due allenatori nelle interviste del dopo partita

Al di là del risultato, che ha portato in cassa un punto, il match tra Atletico Porto Sant’Elpidio e Fabriano Cerreto ha evidenziato per ambedue le formazioni le criticità sul versante offensivo. Poche le occasioni nitide create dalle due squadre - ancora a secco in campionato – ed i tecnici che guardano all’immediato futuro ponendo l’accento sulla necessità di ‘sbloccarsi’, per evitare che la strada nel torneo di Eccellenza presenti un ulteriore aumento di pendenza.

«Si poteva sicuramente fare meglio – afferma il tecnico dell’Atletico Porto Sant’Elpidio, Ottavio Palladini – possiamo addurre la scusante che siamo giovani e nel complesso secondo me abbiamo tenuto il campo abbastanza bene senza concedere molto agli avversari grazie ad una buona organizzazione difensiva, ma là davanti abbiamo creato decisamente troppo poco e così facciamo molta fatica. Bisogna crescere, e farlo in fretta, ed i ragazzi ne sono consapevoli. Abbiamo avuto poche occasioni, forse qualcosa in più nel primo tempo, ma per cercare di vincere una partita serve altro. Ci siamo mossi bene fino alla tre quarti, ma da lì in poi ci è mancata la giocata vincente, anche perché non abbiamo giocatori che hanno nelle loro caratteristiche principali l’ultimo passaggio, a parte Iovannisci che però in questo momento non è in condizioni eccezionali. Ma ciò non toglie che da lui e da altri mi aspetto di più perché sono elementi che ci devono dare la spinta per sbloccare le partite».

«Alla fine lo 0-0 è il risultato giusto – commenta Simone Pazzaglia, mister del Fabriano Cerreto - considerando che la partita non ha sicuramente offerto molte occasioni da rete. Per quanto ci riguarda siamo scesi in campo con quattro under nell’undici di partenza e la panchina piena di ragazzi giovanissimi: dobbiamo ancora recuperare qualche elemento, ma davanti abbiamo bisogno di un attaccante che al momento non è stato ancora trovato. Senza nulla togliere agli under, senza una punta di ruolo diventa difficile trovare la via del gol, anzi è già tanto non perdere. Mi auguro che la dirigenza provveda quanto prima, perché altrimenti così dovremo soffrire parecchio. Sul piano del gioco potevamo sicuramente fare meglio - conclude Pazzaglia - ma comunque si sono viste buone cose, però siamo mancati negli ultimi venti metri, ed alla resa dei conti è la finalizzazione che conta».

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