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Numeri degli arbitri in grande calo, Panichi (Figc Marche): «Dobbiamo intervenire»

Il presidente della Figc Marche Ivo Panichi ha parlato del problema della netta diminuzione del numero di arbitri che sta affliggendo il calcio dilettantistico. La soluzione potrebbe essere quella degli infrasettimanali

Il numero degli arbitri, nelle Marche e in tutta Italia, nel mondo del calcio giovanile e dilettantistico è terribilmente in calo. Tanto in calo che i presidenti federali stanno studiando strategie comuni per ovviare alla problematica. Ivo Panichi, numero uno del calcio marchigiano, è intervenuto a gamba tesa sul problema annunciando un pronto intervento:

«Abbiamo una carenza di arbitri, dobbiamo intervenire. Il problema generale è la carenza di arbitri, sia a livello nazionale che regionale. Il problema specifico nelle Marche è la carenza di arbitri nelle partite in programma il sabato pomeriggio. Nel prossimo weekend partiranno i campionati provinciali, Terza Categoria e Juniores Provinciali. L’impegno richiesto sarà molto elevato, gli arbitri che abbiamo non sono sufficienti. Nelle altre regioni hanno lo stesso problema: in alcuni Comitati hanno eliminato i guardalinee dal campionato di Promozione e li hanno messi al servizio delle altre partite. Altri hanno deciso di spostare il giorno ufficiale di gara, a rotazione fra i vari gironi. Ieri ci siamo riuniti con il presidente degli arbitri Piccioni e con i delegati provinciali del nostro Comitato. Abbiamo scelto di provare subito un contatto diretto con le società per provare a spostare alcune partite del sabato. Se questo primo passo darà i suoi frutti, allora avremo risolto il problema. Viceversa dovremo andare ad agire direttamente noi del Comitato».

Entrando ancor di più nello specifico: «La questione è legata soprattutto a questa stagione. Prima della pandemia – ha concluso Panichi – l’Aia aveva indetto i corsi e tanti arbitri erano pronti ad iniziare a dirigere le partite, cominciando come da prassi il percorso nei tornei giovanili per poi salire di categoria. Ma senza l’attività provinciale, stoppata dalla pandemia, questo passaggio è mancato e si avvierà solo ora».

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