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Calcio

Osimo Stazione, il nobile marchio del Cavaliere. Due gol, quattro punti

L'esperto attaccante determinante con le sue reti nell'accelerazione che i "ferrai" hanno impresso alla loro andatura, conquistando tra l'altro la prima vittoria esterna, colta del derby contro la Passatempese

Due reti, quattro punti. E’ nel segno di Simone Cavaliere il rialzo delle azioni dell’Osimo Stazione nel borsino del torneo di Promozione. In una settimana, dapprima il gol contro il Moie Vallesina che ha permesso ai ferrai di pareggiare nel finale mantenendo l’imbattibilità casalinga, poi il sigillo che ha deciso il derby con la Passatempese regalando alla squadra di mister Fenucci la prima gioia in trasferta.
«Il gol non è mai stato un problema – dice l’attaccante dell’Osimo Stazione – sapevo che sarebbe arrivato, e personalmente è stato importante che gli ultimi due siano stati così importanti per le sorti di queste partite. Sono qui ad Osimo da poco, per aiutare a far crescere e maturare un gruppo costruito sulla gioventù ma anche per fare...il mio lavoro, cioè segnare. Dopo una settimana un po’ tribolata, questi quattro punti sicuramente ci aiutano ad approcciare ai prossimi impegni con maggiore fiducia e consapevolezza dei nostri mezzi».

Che idea ti sei fatto su questo torneo di promozione?
«Non lo affrontavo da tantissimo tempo, la mia ultima apparizione l’avevo fatta da “under”. Non vedo grosse differenze da allora, a parte la presenza di tanti giovani molto interessanti, tra cui diversi elementi dell’Osimo Stazione che secondo me hanno le carte in regola per costruirsi un futuro importante. Poi l’equilibrio, che rende questo torneo sempre complicato. D’altronde, basta spulciare la classifica per rendersi conto di quanto sia importante la continuità di rendimento: a parte l’Osimana, che per me rappresenta l’eccezione che conferma la regola, la differenza tra chi lotta per il podio e chi per non finire nella zona pericolosa della graduatoria è data da pochissimi punti».

Ora, il calendario propone la sfida con il Valfoglia…
«E’ una partita in cui cerchiamo conferme. Le squadre improntate sulla gioventù, in fondo, hanno bisogno di questo, per entrare in fiducia. Sono qui da un mese, ma queste poche settimane sono state sufficienti per vedere come il gruppo sia cresciuto sia dal punto di vista tecnico che mentale, oltre a progredire sotto l’aspetto della forma fisica. In questo senso, affrontare una formazione che gioca un buon calcio e conosce bene la categoria credo sia un test probante, utile a farci capire quanta strada dovremo percorrere per arrivare a completare quel processo di crescita e maturazione necessario per fare il salto di qualità».

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