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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Mobili si gode la promozione. «Meritata, non scontata»

Il tecnico dell'Osimana parla del successo della formazione giallorossa, salita in Eccellenza con tre giornate di anticipo

Il rigore di Ganci, nel derby di Passatempo, è quello che ha fatto esplodere la festa. Che ha sancito l’happy-end nella cronaca di una vittoria annunciata, visto il ritmo infernale imposto dall’Osimana alla lotta per il vertice nel Girone A. Un primo posto preso già nelle prime giornate e tenuto stretto a suon di vittorie (venti su 31 incontri, con nove pareggi), legittimato con il record di migliore attacco e miglior difesa del campionato.

Mister Mobili, buongiorno. Prima cosa: complimenti.
«Grazie, grazie tante. E’ andato tutto come doveva andare»

In che senso “doveva”?
«Beh, è chiaro che arrivati a questo punto, con il vantaggio accumulato strada facendo, la conclusione più logica è quella».

Lo dicevano anche alla vigilia dell’inizio del torneo…
«Guarda: io di campionati ne ho vinti cinque, penso di poter parlare a ragion veduta. Chi assegna i primi posti prima ancora che venga dato il calcio d’inizio della prima partita, per me non è un uomo di sport. Vincere non è mai scontato, dietro c’è il sacrificio, l’impegno, ci sono le rinunce. E’ normale che si facciano pronostici, cosa che avviene a tutti i livelli. E proprio a tutti i livelli, ogni anno, c’è un elenco sempre fornito di squadre che avrebbero dovuto ammazzare il campionato ma o hanno sofferto per arrivare in cima, o addirittura non lo hanno vinto. E semplificare un primo posto dicendo “Va beh, dai, si sapeva” ritengo sia anche irrispettoso nei confronti di chi, magari, ha provato – credendoci – a tenerti testa».

Però l’Osimana di qualità ne aveva tanta. Ma non c’è stata solo quella.
«Aver trovato subito la quadratura del gioco ci ha aiutato. Ed anche la compattezza del gruppo, che ha sempre lavorato duro, senza cedere all’ansia che magari arriva con il peso dei pronostici favorevoli sempre sulle spalle. Non abbiamo mai avuto cedimenti, anche nei momenti un po’ più delicati».

Tipo?
«Qualche partita vinta senza giocare bene, due infortuni gravi ed altri problemi di carattere fisico che ci hanno penalizzato. Diciamo che sono stati dei piccoli campanelli d’allarme che ci hanno invitato a mantenere alta la soglia dell’attenzione. Prendi la partita di Filottrano: ne abbiamo presi 4, quando in tutto il campionato ne abbiamo incassati in tutto 18. Ecco, sono quei segnali che ti portano a dire che sì, il traguardo lo possiamo tagliare, ma senza darlo per scontato».

Di scontata c’è la tua permanenza…
«Di scontato, nel calcio, non c’è nulla. Però mi trovo molto bene qui: con la società, con cui si è creato un bel feeling, l’ambiente, tutto lo staff. La priorità va data alla progettualità, è quella che mi interessa. Abbiamo contatti quotidiani, ci incontreremo a breve per parlarne».

Le ferie?
«Con la famiglia, che viene sempre prima di tutto. Servono per staccare un po’ dal calcio, perché questo è stato un anno lunghissimo, che peraltro non è ancora finito perché vogliamo comunque chiudere in bellezza, a prescindere dalla promozione raggiunta».

Clementi, allenatore della Vigor Senigallia, farà il...viaggio di nozze per il matrimonio con la serie D in Vespa. Ti potresti aggregare…
«(ride) eh...sarebbe bello, poi ho una grande stima di Aldo come uomo e come allenatore. Io però ho solo uno scooter, piccolino. Non so se va bene ugualmente...»

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