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Osimana, al Diana arriva un Montecchio "blindato"

La formazione giallorossa attende i pesaresi, miglior difesa del girone e con Tamburrini arrivato a potenziare il reparto offensivo. «Solo che non la conosce bene può escluderla dal lotto delle squadre più competitive», dice il tecnico Roberto Mobili

Il canovaccio del girone A di Promozione sta sostanzialmente ricalcando quello ipotizzato alla vigilia. Un’Osimana che tenta la fuga, un drappello di inseguitrici a rincorrere la capolista che, al momento, capeggia la graduatoria con quattro lunghezze di vantaggio. Una rosa le cui spine sono costituite dagli imprevisti di carattere fisico: oltre a Bambozzi, fermato dal menisco, ed a Marcantoni (grave infortunio al ginocchio nel match di Cantiano) si allunga infatti la rosa degli indisponibili, che comprende ora anche Bellucci, per cui si prospetta un lungo stop.

«Diciamo che due crociati ed un menisco in una manciata di settimane non sono proprio il massimo – ammette Roberto Mobili, tecnico dei giallorossi – ma la componente infortuni è una variabile con cui si è sempre obbligati a fare i conti. Per il resto, ci siamo: stiamo facendo il nostro percorso, che per il momento ci ha regalato questa prima posizione da difendere, e stiamo lavorando per crescere ulteriormente. Pressione? Beh, allenare e fare parte di una squadra che lotta per il primo posto è un privilegio che non capita tutti gli anni. C’è la consapevolezza che tutti ci indicano come i favoriti numero uno per il primo posto ma questo non deve essere un elemento di disturbo, ma deve invece accrescere la consapevolezza dei nostri mezzi ed essere convertito in energia da riversare sul campo. E chi non sopporta questo genere di tensione, non è adatto a stare lassù, a lottare per il ruolo di capolista».

Il calendario propone ora per l’Osimana la sfida al “Diana” contro il Montecchio. Di fronte il miglior attacco del Girone contro la miglior difesa (appena sei reti subite in undici match, esattamente come la capolista). La squadra biancorossa ha peraltro ritoccato il reparto offensivo perfezionando in settimana l’ingaggio di Filippo Tamburrini, classe ‘96, già visto all’opera in serie D con il Romagna Centro.
«Solo che non la conosce bene può escluderla dal lotto delle squadre più competitive del torneo – dice Mobili – e sarà sicuramente un incontro complesso, come del resto lo è stato quello sul campo del Valfoglia, che abbiamo interpretato bene. Servirà lo stesso approccio e la medesima concentrazione: tornei così lunghi ed equilibrati richiedono anche un ottima tenuta mentale, e dover sempre “spingere” senza poter tirare il fiato logora anche la testa, non solo il fisico. E’ faticoso, ma necessario per chi ha come obiettivo arrivare in fondo davanti a tutte».

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