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Venerdì, 22 Settembre 2023
Calcio

Jesina, Strappini predica prudenza: «La lotta per i play-off resta serrata»

I punti di vantaggio accumulati dalla formazione leoncella, a tre turni dalla conclusione della regular season, non fanno dormire sonni troppo tranquilli. Dice il tecnico: «Basta guardare i risultati a fine giornata: non esistono gare abbordabili»

E’ arrivata a metà settimana la notizia della moltiplicazione dei punti. Da uno a tre, per la Jesina, dopo l’irregolarità riscontrata nella partita casalinga contro l’Urbino che ha concluso la gara, dopo la girandola di sostituzione con un “Under” in meno rispetto a quanto stabilito dal regolamento. Vittoria per 3-0 a tavolino attribuita alla formazione leoncella e aggancio alla Forsempronese a quota 49, sul gradino più basso del podio ad un punto dall’Atletico Ascoli secondo.

Riassunto del match contro l’Urbino con battuta: è stato decisivo un cambio...
«(ride)...No, dai, non commento».

Però lo fa la classifica...
«Beh, quella ci dice che sono due punti pesanti, questo sì. Vediamo se saranno decisivi al momento di tirare le somme. Per il resto, ti dico che episodi di questo tipo possono capitare. Non è per fare lo “splendido” o per tirare fuori una frase fatta, ma quando si vivono i minuti di recupero di una gara tirata, incerta, certe disattenzioni succedono, e peraltro ci sono stati episodi di questo tipo anche in contesti molto più prestigiosi. In questo caso, ne abbiamo tratto giovamento noi».

A proposito di graduatoria, partiamo dalla cima.
«Ha vinto la Vigor Senigallia, e lo ha fatto meritatamente al di là di quello che riportano i punti. Perché è stata la formazione che ha avuto la miglior continuità di rendimento, mostrando grande personalità nel reggere la pressione di stare lassù in cima e restarci, senza dare modo praticamente a nessuno di avvicinarsi. Mettiamoci anche la bravura di risolvere diverse partite nei minuti conclusivi, che è tipico delle grandi squadre».

Alla Jesina questa caratteristica è mancata: le battute conclusive sono state spesso amare...
«All’inizio, sì, ma nel prosieguo abbiamo anche cominciato a vincere ed a gestire bene il vantaggio nel finale. E direi che nel complesso siamo stati anche continui nei risultati, che è anche uno dei motivi per cui stiamo lassù: nei campionati equilibrati è un aspetto essenziale».

Scendendo dalla vetta, c’è l’assembramento della zona play-off. Avete cinque punti di vantaggio dalla sesta a tre turni dalla fine. Un bel vantaggio.
«E’ un vantaggio, stop. Non così bello perché non è che ti faccia dormire tra due guanciali, però c’è. Meglio avercelo, chiaro, ma per come si è sviluppata questa stagione, livellata verso l’alto, credo che non ci sia proprio modo di spulciare il calendario e parlare di partite che possono definirsi abbordabili e abbozzare tabelle per gestire il margine che abbiamo accumulato. A fine giornata si guardano i risultati e tanti pronostici sono puntualmente disattesi».

In coda?
«Laggiù è un bel casino. Rischiano di scendere squadre che hanno qualità. Te lo dice uno che sta lottando per i play-off e che con le ultime due ha vinto solo nei minuti finali, col Servigliano addirittura nel recupero. Approcciare in maniera troppo rilassata a certi appuntamenti che leggendo la classifica si possono definire “facili” è imperdonabile».

Domenica arriva il Marina, che per l’appunto potrebbe anche essere risucchiato nella bagarre degli spareggi salvezza.
«E’ in linea con quanto appena detto. Tanto rispetto per la bravura del suo tecnico e per il livello di gioco che hanno, eppure rischiano. Motivo per cui sarà un incontro da prendere con le molle, e che non possiamo permetterci il lusso di sbagliare».

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