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Martedì, 16 Aprile 2024
Calcio

Giorgini e il Marina guardano lontano: «Gruppo giovane, destinato a crescere molto»

Incoraggianti i progressi messi in mostra dai biancazzurri nelle prime uscite di precampionato, al di là dei riscontri arrivati dai risultati. Prima dell'esordio ufficiale, ci sono altre amichevoli con Mondolfo, Ostra Vetere e Castelfrettese

Cambia la guida tecnica, non quel consolidato protocollo di lavoro che ha contraddistinto il Marina Calcio nelle ultime stagioni. Gioventù, entusiasmo, e voglia di ben figurare sono restate le linee guida del mercato biancoazzurro, e costituiscono pertanto anche gli ingredienti essenziali della rosa che affronterà il prossimo campionato di Eccellenza.
«A Marina è sempre stato così – dice il tecnico Igor Giorgini – perché oltre alla qualità si guarda molto all’aspetto motivazionale. Ed il carattere e lo spirito di sacrificio da sempre spingono la squadra, come è accaduto nello scorso torneo. Da questo punto di vista, considerando che in tanti sono restati, non ho mai avuto perplessità sin dal primo allenamento: i ragazzi seguono bene le indicazioni impartite da tutto lo staff, hanno risposto bene ad una preparazione fisico-atletica più impegnativa rispetto al passato, e mi hanno mostrato quello che mi sarebbe piaciuto vedere, come impegno e progressi».

I primi test match hanno in effetti regalato un Marina in costante crescita, al di là del riscontro arrivato dal risultato. Dopo Portuali, Marzocca e Vigor Senigallia i biancoazzuri completeranno il rodaggio affrontando Mondolfo, Ostra Vetere e Castelfrettese. «Contro l’Olimpia abbiamo commesso l’errore di concretizzare poco – spiega il mister – mentre con la Vigor abbiamo disputato un buonissimo primo tempo, che ha messo in luce importanti passi in avanti dal punto di vista del gioco. Nelle prossime amichevoli è normale attendersi un ulteriore crescita, ma mi piacerebbe vederla sotto il profilo della finalizzazione ed anche nella fase di non possesso: nelle transizioni ci serve maggior equilibrio, migliore copertura degli spazi quando ripieghiamo dopo ad esempio aver perso palla, ed è un aspetto essenziale se ti trovi di fronte a formazioni solide che sanno sfruttare bene le occasioni che si presentano».

Solidità e qualità sono due caratteristiche che si addicono a molte delle formazioni che prenderanno parte al prossimo torneo di Eccellenza. Che sembra essere ulteriormente cresciuto in competitività. «Ad occhio e croce è più impegnativo di quello passato – conferma Giorgini – perché il livello potrebbe essere più alto. E mi riferisco alle squadre salite dalla Promozione, intenzionate a fare bene e con un passato importante come Osimana e Maceratese, ma anche a quelle che magari hanno sofferto per tagliare il traguardo salvezza e si sono rinforzate, senza dimenticare chi come l’Atletico Ascoli ha un organico più o meno pronto per una Serie D. Questa resta però un’analisi sulla carta, un’ipotetica griglia di partenza. E la storia ci insegna come il campionato può davvero cambiare completamente le carte in tavola».

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