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Fabriano Cerreto, la ricetta di Giacometti: «Servirà avere...fame»

Il nuovo tecnico della formazione biancorossonera indica la strada da percorrere per risalire la china in classifca: «Servirà l'aiuto di tutti, il campionato è ancora lungo e ci sono margini per guardare avanti con fiducia»

Il richiamo dell’agonismo, del “profumo” del campo da gioco e della sua terra lo hanno fatto decidere, lo hanno fatto tornare. Non che tali elementi siano mancati nei precedenti nove anni di calcio, trascorsi ad occuparsi di settori giovanili, ma negli ultimi mesi sì. Ed accorpare così il rientro sulla panchina di una prima squadra alla possibilità di aiutare la formazione della sua città è stata un’occasione di quelle catalogabili come irripetibili, a cui Gianluca Giacometti non ha proprio potuto dire di no.
«Lavorare con i vivai per tanto tempo è stata un’esperienza stimolante e molto formativa – spiega il neo tecnico del Fabriano Cerreto – che però ho deciso di concludere quest’estate. C’era da parte mia il desiderio di ricominciare in...trincea, con una formazione “senior”, a distanza di dieci anni dalla mia ultima avventura proprio a Fabriano in Promozione. Ci sono stati contatti con alcune società per ricominciare la stagione, ma non si sono concretizzati ed ho passato questi primi mesi aggiornandomi, girando per i campi tra Marche e Umbria. Poi è arrivata la chiamata di Fabriano, da una dirigenza formata da persone serie, corrette, che conosco da tempo e con cui ho avuto già il piacere di lavorare. Ed è stato naturale accettare, con la speranza di dare il contributo necessario a migliorare la situazione».

In casa Fabriano Cerreto sarà basilare cercare di invertire una tendenza negativa, con quel penultimo posto da migliorare in un campionato che Giacometti ha già cominciato a studiare, e che presenta diverse difficoltà, a partire dalla qualità espressa da ogni formazione, a prescindere dalla collocazione in classifica.
«Ho visto il Servigliano che è ultimo ma ha fornito comunque buone prestazioni – conferma il mister – ed ho visto domenica l’Urbino che, nonostante le difficoltà incontrate inizialmente, qui a Fabriano mi ha fatto un’ottima impressione. Questo ci deve far capire che per risollevarsi sarà necessario il contributo di tutti ed ogni partita dovrà rappresentare un’occasione per fare punti, senza guardare in faccia a nessuno. Dovremo essere...affamati, e la strada che ci separa dalla fine del campionato è ancora lunga ed il tempo per rimontare c’è, senza però aspettare troppo per farlo».

Intanto il calendario presenta la doppia sfida con il Fossombrone (prima in Coppa e poi in campionato) ed il match prenatalizio contro il Servigliano prima della pausa. Poco tempo per lavorare, almeno fino allo stop per le festività che darà maggiormente possibilità di concentrarsi sugli allenamenti ed apportare eventuali correttivi, attendendo anche novità sul fronte mercato.
«Il calendario non ci dà modo di fare troppe valutazioni nell’immediato – dice Giacometti – senza contare che dal mio punto di vista mister Pazzaglia stava facendo un buon lavoro col gruppo, ma a volte nel calcio ci sono variabili imprevedibili, che creano situazioni strane e tali da spingere a decisioni difficili e sofferte. Al momento per svoltare serve l’apporto di tutti, cercare di recuperare chi è fuori per infortunio e verificare la possibilità di qualche nuovo innesto. E’ una sfida impegnativa, ma abbiamo margini per guadare avanti con fiducia ed essere ottimisti».

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